I lavori di sistemazione e completamento della strada di lottizzazione C2B, la demolizione della ex-tipografia e la bonifica della copertura in amianto, la riconversione della stessa area con la realizzazione di una nuova funzionale area di sosta auto e zona verde, la realizzazione del parco giochi comunale. Oggi via Pennino, una delle principali arterie viarie del centro urbano, in una zona prettamente residenziale della città, si presenta così: completamente riqualificata grazie agli interventi programmati e realizzati da un’amministrazione che in questi anni ha lavorato alacremente su più fronti. In primis per l’eliminazionedi un potenziale pericolo per la salute pubblica, l’amianto con cui era realizzata la copertura dell’edificio ex-tipografia e poi con interventi mirati e funzionali,finalizzati alla realizzazione di innesti dai nuovi nuclei abitativi verso l'arteria principale.
Infine, ultima in ordine di tempo ma non certo per importanza, l’inaugurazione del “Parco di Trilly”, un’area giochi per bambini, attrezzata anche per disabili, realizzata nella villa comunale che sorge proprio a ridosso dell’ex-ecomostro (l’edificio denominato ex-tipografia), di cui resta solo un lontano ricordo.
“Abbiamo restituito alla comunità uno spazio riqualificato e funzionale. L’ennesima buona pratica portata a termine da questa Amministrazione, ha dichiarato il sindaco Carmine Valentino. Certo, a guardare solo i risultati, si potrebbe non percepire l’impegno che negli ultimi anni è stato profuso, dal governo civico di questa città e dai preposti uffici comunali, per realizzare tutto ciò. Mi rendo conto che eliminare un detrattore ambientale, realizzare un nuovo innesto viario per una zona in espansione e un parco giochi per bambini possano apparire cose doverose da fare, da parte di chi vuole rappresentare degnamente una comunità e rispettarne i bisogni e le richieste. In realtà lo sono e noi ne siamo coscienti, da sempre. Ma non è così facile, passare dalle parole ai fatti. I soffocanti vincoli finanziari e la burocrazia sono scogli spesso insormontabili. Certamente lo sono stati in passatoe hanno sovente (quasi sempre) avuto la meglio sui buoni propositi. Non per noiche, in questo decennio, abbiamo fatto sì che le idee e le promesse diventassero fatti. E saranno pure idee banali, fatti semplici, progetti doverosi ma oggi possiamo dire che abbiamo qualcosa che prima non c’era. Non tutti possono dire lo stesso. Perché, spesso, dietro le scartoffie di una scrivania e la poca voglia di capire come risolvere un problema, sono svaniti i buoni propositi, le idee e le promesse. E con essi anche un piccolo parco giochi, che questa città, fino ad oggi, non ha mai avuto”.
Redazione Bn