Cava "Macchia calcarea", incontro al Genio Civile

L'iter della conferenza dei servizi ha lasciato non poca insoddisfazione

San Giorgio La Molara.  

Ieri presso il Genio Civile di Benevento si è svolta la settima e ultima seduta della conferenza dei servizi riferita all’istruttoria di autorizzazione al completamento di recupero ambientale della cava di calcare sita in località Macchia Calcarea nel Comune di San Giorgio la Molara. Ora sulla vicenda, una volta acquisiti il parere di competenza da parte dei soggetti invitati, dovrà pronunciarsi il Genio Civile. Di sicuro l’iter della conferenza dei servizi ha lasciato non poca insoddisfazione.

Questo fatto, nei mesi scorsi, è stato già ampiamente affrontato e commentato dalla nostra testata. Abbiamo interpellato fin da subito diversi soggetti che hanno partecipato alle sedute di conferenza dei servizi. Dall’11 Settembre dello scorso anno, quando ebbe inizio la prima riunione le polemiche non si sono mai placate. Anzi alla luce degli ultimi sviluppi il clima di sospetti e malumori cresce sempre di più. La rabbia e la frustrazione non c’è solo da parte dei soggetti invitati alla conferenza ma, la preoccupazione è forte anche nell’intere popolazioni di San Giorgio la Molara e Molinara visto le conseguenze negative che potrebbe comportare una decisione positiva da parte del Genio Civile. I problemi come più volte sottolineati sono la presenza in località Santa Varva, nelle vicinanze della cava, precisamente a valle di questa, di tre sorgenti di captazione di acqua che alimentano l’acquedotto del Comune di Molinara e, in parte, quello di San Giorgio la Molara ad intero consumo umano. Altra perplessità era, che lo stesso progetto, non affronta adeguatamente altri aspetti geomorfologici del sito e quindi non prevede né opere di salvaguardia della predetta falda acquifera, né il divieto di materiale da impiegarsi per il parziale riempimento dell’alveo così come previsto nel progetto. Oltretutto bisogna tener conto che questo territorio ospita una massiccia presenza di allevamento di bovini marchigiani IGP, quindi ci sono centinaia di aziende agricole nel territorio, oltre ad essere attratto da una forte attività turistica.

Il Sindaco Paragone di San Giorgio la Molara ha ribadito che tutte le opere di riqualificazione dovranno essere fatte nel pieno rispetto delle leggi e regolamenti vigenti sottolineando il fatto che l’integrazione, prodotta dalla ditta Miele al progetto originario, non è mai pervenuta ala Comune di San Giorgio e che ciò ha comportato di non poter valutare nel merito lo stesso. Il comune intano alla luce della situazione attuale ha emesso un parere di competenza negativo.

Anche il Comune di Molinara, rappresentato dal Sindaco Giuseppe Addabbo, ha espresso il proprio parere di competenza negativo: “Il comune di Molinara esprime il proprio parere negativo alla realizzazione dell’intervento in quanto la documentazione prodotta dalla ditta f.lli Miele risulta essere carente e non esaustiva come si evince dalla relazione istruttoria dei funzionari del Genio Civile e pertanto è evidente che non garantisce la salvaguardia delle sorgenti Santa Varva le cui acque sono destinate al consumo umano. Il comune inoltre si riserva , a salvaguardia della salute pubblica, di inoltrare apposita documentazione alle autorità competenti visto la delicata situazione che si è creata”.

Sulla vicenda di sicuro in queste settimane ci saranno degli sviluppi perché cresce l’interesse da parte dei cittadini e dei vari movimenti che si sono formati in questi mesi e che promettono battaglie su una possibile decisione positiva da parte del Genio Civile.

Giuseppe Addabbo