Abbiamo di fronte una grande sfida, cambiare le sorti della Campania e quindi del Sannio. E' con questo spirito che il consigliere regionale del Pd Giulia Abbate accoglierà questo pomeriggio nella sua città il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Il primo cittadino arriverà ad Airola alle 18 per un incontro pubblico presso il teatro comunale. Il tema del confronto è naturalmente quello delle primarie per la scelta del candidato governatore democratico della Campania. Attenzione polarizzata sul dopo Caldoro. In questi cinque anni di governo Caldoro ha evidenziato Abbate - il fossato tra sud e nord, tra aree interne e costa, si è allargato. A farne le spese siamo stati in particolare noi sanniti, vittime di una inerzia e un'incapacità di programmazione. Ricordo lo stato pietoso dei trasporti pubblici, servizi sanitari e assistenziali al collasso, l'incapacità di avviare una gestione "normale" dei rifiuti, politiche ambientali ed energetiche quanto meno contraddittorie, e infine lo schiaffo all'entusiasmo del settore agricolo. Proprio quest'ultimo, unico a dare segnali di vitalità in anni di profonda crisi, ha visto saltare finanziamenti e speranze. Basti pensare solo al danno provocato dal fallimento dei Pif . Di fronte a questo stato di cose, Abbate ha abbracciato la soluzione targata De Luca. In tutto questo, credo che il Partito Democratico abbia il dovere di offrire un'alternativa credibile. Ci resta l'ultima programmazione dei fondi europei, ultimo treno straordinario per innescare un'inversione di tendenza. Tante donne e uomini hanno ritrovato l'entusiasmo della partecipazione grazie a Vincenzo De Luca, confidando nella sua conclamata capacità di amministrare e di creare opportunità . Riflettori puntati sulle primarie del Pd. Le primarie del primo febbraio siano l'occasione per scegliere serenamente tra i candidati in lizza ha chiarito Giulia Abbate -. Non è vero che c'è un'aspra battaglia in corso tra i contendenti. Il confronto è interessante ed efficace, svolto tutto su idee e proposte. Se a vincere dovesse essere Cozzolino, nessuno ne farebbe un dramma. Così come ha ricordato De Luca, un minuto dopo il risultato saremo tutti dalla stessa parte. C'è stato il tempo per presentare le candidature e sarei ben disposta ad accettare proposte in corsa. Ma sostituire le primarie, strumento democratico che ha determinato la leadership del nostro primo ministro, significa rinunciare alla partecipazione. In tempi di sfiducia verso la politica, nomi imposti dall'alto rischierebbero di sprecare il patrimonio di entusiasmo che raccogliamo in questi giorni. Non c'è nessun dramma all'orizzonte. Chi oggi è in gioco ha rispettato le regole e ha diritto a cimentarsi. Decideranno gli elettori, i simpatizzanti, i militanti. E vinca il... più bravo.