‘Fossa delle nevi’ il Consiglio di Stato decide

La delibera della Regione che istituiva la nuova cava è stata annullata dal Tar

Durazzano.  

Potrebbe chiudersi, finalmente, nella giornata di oggi, la vicenda “Cava Moccia”: il comparto estrattivo autorizzato nel dicembre 2012 dalla Regione Campania nel territorio di Durazzano, in località Fossa delle Nevi. Da quel 21 dicembre 2012 sono passati più di due anni, due anni di scontri tra la Regione Campania, da un lato, ed i comuni delle province di Benevento (con Durazzano anche Sant’Agata de’ Goti e Moiano) e Caserta (Arienzo, Cervino, Santa Maria a Vico) dall’altro. Una vertenza che non ha visto indifferenti i cittadini, organizzatisi fin da subito in comitati ed associazioni per scongiurare il grave rischio dell’apertura di una nuova cava per l’estrazione del calcare sulle colline di Durazzano. Questa mattina il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi sul merito del ricorso presentato dalla Moccia Spa avverso la sentenza con cui il Tar Campania lo scorso 7 marzo aveva annullato la delibera di Giunta Regionale 775/2012 con la quale l’amministrazione Caldoro aveva deciso di autorizzare una nuova cava nel Sannio. La sentenza di oggi quindi, se andasse nel senso di ribadire la pronuncia del Tar, potrebbe mettere la parola fine sull’intera vicenda. Ne è convinta Antonia Abbatiello, presidente dell’associazione “Viviamo Durazzano” che quest’oggi seguirà da Madrid, dove sta collaborando con il Tribunale Costituzionale Spagnolo, i lavori del Consiglio di Stato. “Voglio essere fiduciosa. La sentenza del Tar - ha commentato Antonia Abbatiello - è ben motivata ed una conferma da parte del Consiglio di Stato metterebbe fine a questa lunga battaglia”. “Tuttavia le istituzioni - ci tiene a sottolineare la Abbatiello - dovranno continuare a battersi per una normativa più equa e bilanciata. Si dovrà rilanciare il progetto di Parco urbano cui hanno aderito molti paesi anche interessati da attività di cava”.

di Vincenzo De Rosa