Seicento euro per imbucare le schede elettorali. La democrazia costa cara e l'assunto è confermato dalla determina recentemente licenziata dal Comune di Sant'Angelo a Cupolo. Tra gli adempimenti di rito l'ente locale deve fronteggiare (confidando nel successivo rimborso da parte della Regione) l'acquisto di sei urne di cui dotare i seggi elettorali in vista delle imminenti consultazioni regionali.
La spesa, 585 euro destinati alla ditta fornitrice con sede nella irpina Grottaminarda, potrebbe apparire a prima vista irrisoria, specie se rapportata ai costi ben più corposi che gli enti sostengono per garantire le funzioni di competenza. Ma se si considera che l'acquisto in questione consiste in sei semplici scatole di legno nelle quali collocare le schede votate, ecco che l'onere a carico della collettività appare decisamente non trascurabile. Se non altro: quale famiglia acquisterebbe sei scatole per 600 euro?
Marianna D'Alessio