Il grido di Cecere: "Forza Italia, così non si va lontano"

Il consigliere di Montesarchio: "Troppi interessi personali. E sul collegio unico dico che..."

Montesarchio.  

 

Lui lo definisce «un grido di dolore, da parte di un militante della prima ora che ha sempre dato il proprio contributo senza chiedere mai nulla in cambio». Forzista della prima ora, fondatore del club già nel lontano 1994, Giuseppe Cecere ad Ottopagine traccia però un quadro a tinte fosche per il partito nel quale milita e nel quale crede ancora.

«Il centrodestra beneventano, ed in particolare Forza Italia, appare del tutto scollegato dall'attività della Regione. Occasionalmente viene qualcuno da fuori, parlando a titolo personale con i sindaci. Dimenticandosi però degli organismi di partito e soprattutto dei cittadini. Manca, soprattutto, una prospettiva di governo del territorio. E questa è senza dubbio la cosa che più mi preoccupa», esordisce il consigliere comunale di Montesarchio. 

«Il centrodestra è scollegato dalla realtà. L'esempio emblematico sono state le elezioni provinciali. Forza Italia non ha nemmeno presentato una lista di partito. Onore invece a Ncd, che l'ha fatto, dimostrando una certa organizzazione. Forza Italia invece ha dato un'immagine negativa, che ora si ripercuore nell'organizzazione del partito sul territorio». E qui si apre un altro fronte di polemica: «Al nostro interno ci sono troppe anime, troppi che pensano solo alle elezioni regionali e basta. Mettendo l'interesse del partito in secondo piano. Così a pagarne le conseguenze è il partito e la coalizione. E lo dico da forzista della prima ora, di chi ha sempre votato in quella direzione. Ma oggi sono sconfortato. E tutte queste liti sono incomprensibili, ci allontanano dall'elettorato».

Un'amarezza che diventa rabbia quando si parla poi dell'ipotesi di un collegio unico Sannio-Irpinia, di cui pure si sta discutendo in queste ore. «Non credo aiuti il nostro territorio. Lo vedo, anzi, un tentativo dettato da scelte personalistiche di chi, con l'unione, spera di avere maggiore visibilità». Per Cecere basta fare due conti: «Oggi ci sono due posti per il Sannio e quattro per l'Irpini. Il rischio però che Benevento perda un proprio rappresentante, a mio avviso, è un'ipotesi possibile. Dico io - insiste il consigliere di opposizione - : siamo stati incapaci di fare una provincia unita, per ridurre i costi e fare la voce grossa nelle sedi regionali, e oggi parliamo di collegio unico. A mio avviso - conclude sconfortato - pare l'ennesima presa in giro».