Colpo di scena, sospeso il trasferimento della presidenza

Il Tar ha accolto il ricorso su sospensiva, l'istituto 'Settembrini' resta a San Leucio

San Leucio del Sannio.  

Ennesimo colpo di scena nel lungo e articolato rimpallo tra l'amministrazione sanleuciana e quella ceppalonese sull'attribuzione della sede legale dell'istituto comprensivo.

Solo qualche giorno fa avevamo dato notizia della nuova denominazione della scuola che - per effetto dell'attribuzione della presidenza a Ceppaloni - avrebbe acquisito la denominazione del vecchio istituto, intitolato, com'è noto, a Giuseppe Mazzini.

Nel frattempo il Tar ha però accolto il ricorso sulla richiesta di sospensiva del comune di San Leucio del Sannio.

Oggetto di rilievo da parte del comune era stata la disposizione dell'ufficio scolastico provinciale, risalente a due mesi fa, con la quale era stato reso esecutivo quanto disposto dalla sentenza emessa dal tribunale amministrativo il 19 febbraio 2014.

Con la sospensione dell'esecuzione del provvedimento di fatto il Tar ha stabilito che la sede amministrativa resterà ancora a San Leucio e conseguenzialmente, anticipano gli amministratori, l'istituto sarà ancora denominato “Luigi Settembrini”.

Va detto però che l'accoglimento del ricorso però non entra nel merito della contesa.

La sospensione dell'efficacia dell'atto è dovuta alla mancata deposizione della deliberazione dell'ufficio scolastico provinciale con cui originariamente era stata affidata la sede legale a San Leucio e del testo dell'accordo siglato tra le due amministrazioni in merito alla fusione dei propri istituti scolastici, risalente all'anno 2011.

Il Tar pertanto – con dispositivo emesso oggi - ha ordinato ai municipi di depositare 30 giorni prima della prossima udienza camerale, stabilita per il prossimo 24 giugno, i documenti non pervenuti.

Benché non sia stata ancora esperita una valutazione dei rilevi alla base del ricorso presentato dal comune di San Leucio, l'amministrazione esprime soddisfazione: “La sospensione del provvedimento sancita dal Tar dà forza alla nostra idea iniziale: la disposizione dell'Ufficio provinciale è stata evidentemente una forzatura dal momento che c'era un ricorso in atto. Ad ogni modo - commentano gli amministratori – siamo lieti che la sede legale dell'istituto resti a San Leucio e che conserverà la stessa denominazione”.

 

Marianna D'Alessio