Centro storico, a luglio il bando per l'affidamento dei locali

Sono circa 20 gli immobili che verranno destinati a ristoranti, pub, bed and breakfast e botteghe

Apice.  

Novità per il centro storico di Apice.  «A fine giugno inizio luglio - fanno sapere oggi dall’Ente – puntiamo ad aprire un bando per l’affidamento di circa 20 immobili situati nel Castello e nei Palazzi adiacenti. Prevediamo attività come ristoranti, birrerie, bed and breakfast e botteghe.   Si punta alla qualità di questo tipo di attività commerciali. Non sappiamo ancora bene per quanto tempo gli immobili verranno affidati in gestione, ma di certo non sarà a lunghissimo termine, perché se qualcosa non dovesse andare come dovrebbe va chiaramente cambiata». Intanto la Regione Campania, circa un mese fa, ha emanato un decreto per i lavori presso il Castello dell’Ettore di circa 1milione e 100mila euro, soldi che però non sono ancora nella disponibilità materiale accreditati del Comune. Nel frattempo, la ditta che sta eseguendo i lavori ha anticipato fin ora circa 900mila euro.  Altra novità riguarda il recupero degli immobili “Baratella”, per i quali recentemente il Comune ha conseguito la disponibilità completa (in gran parte erano già di proprietà comunale).

Al riguardo il Rup ha evidenziato che gli immobili hanno subito notevoli danneggiamenti dovuti prevalentemente alle nevicate del 2012, che ne hanno ulteriormente compromesso la stabilità delle coperture dei muri portanti. La stessa Soprintendenza di Caserta ha dato indicazioni per le vie brevi circa la possibilità di mettere maggiormente in vista la parte nord del Castello normanno procedendo al suo isolamento dalle strutture fatiscenti e non più recuperabili. La Direzione dei Lavori in seguito ha effettuato ulteriori sopralluoghi, documentando lo stato dei luoghi attraverso un ampio servizio fotografico e rilevando l’insieme dei crolli oltre che della copertura, anche dei solai di sottotetto (ove esistenti) e, le fatiscenti condizioni di tutte le pareti interne, prospicienti le mura seicentesche, costituite, nei tratti ancora esistenti, di muratura di forati o pietrame, solo marginalmente recuperabili. La copertura, in gran parte crollata e in parte in lamiera, è interamente da rimuovere così come i solai di sottotetto in ferro e forati, anch’essi crollati. Di conseguenza il comune di Apice ha deliberato la necessità di eliminare quasi tutta la parte del piano superiore del fabbricato “Baratella” e recuperare, dove possibile, due o tre vani da destinare a servizi di accoglienza per il pubblico.

di Michele Intorcia