Al coro delle istanze contro il processo di unificazione dei piccoli comuni - avviato con l'obbligo dell'esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali - ora si aggiunge anche il municipio di Pietrelcina.
Con un atto licenziato ieri dall'esecutivo, la giunta Masone ha messo nero su bianco il proprio supporto all'iniziativa intrapresa dall'Asmel, associazione per la sussidiarietà e per la modernizzazione degli Enti Locali, che ha impugnato dinnanzi al Tar Campania la circolare ministeriale del 12 gennaio scorso.
Nel documento trasmesso alle prefetture, il Ministero degli Interni ordina ai rappresentanti del dicastero di sostituirsi agli enti inadempienti nell'applicazione della norma (legge n.78 del 31 maggio 2010).
“La norma rappresenta un vulnus insostenibile per gli enti interessati - scrive l'esecutivo Masone nella delibera – in quanto cozza contro il principio di autonomia degli enti ed il principio di ragionevolezza della legge alla base del nostro diritto costituzionale”.
“La circolare – asseriscono ancora nel documento - rappresenta l'atto amministrativo da portare avanti al Giudice per richiederne l’accertamento negativo degli obblighi relativi all'esercizio associato delle funzioni fondamentali, il relativo annullamento ed il ricorso al giudice delle leggi perché si pronunci sull'incostituzionalità della norma”.
L'iniziativa intrapresa dall'Asmel è stata deliberata nel corso dell'assemblea del 9 maggio 2014. In quell'occasione, alla presenza del giurista Giuseppe Abbamonte, sono state approfondite le opportunità che il nostro sistema giuridico riconosce ai comuni per la salvaguardia dei propri diritti e del contrasto politico ad una norma sbagliata.
L’Assemblea ha inoltre impegnato l’Asmel nel'’assunzione degli oneri economici ed organizzativi legati alle procedure legali.
di Marianna D'Alessio