Vedremo l’esito. Peccato che non sia stato costituito ancora un consorzio o partenariato, già sottolineato al sindaco Rocco di Calvi, che giorni fa ha presentato un progetto per un evento artistico, sempre riguardante Ponte Rotto, da 190mila euro, e denominato Calvincanto 2015. Oggi c’è invece un'altra proposta, proveniente da Apice. Ancora una volta però i Comuni si muovono in solitaria, in modo ostinato. Vedremo se le loro idee verranno finanziate, altrimenti dovranno certamente rivedere qualcosa, in modo definitivo. E anche se venissero finanziate non sembrerebbe questo il modo di muoversi su un’area archeologica che interessa cinque Enti: Calvi, Apice, Bonito, Mirabella Eclano e Venticano. Perché sul progetto degli invasi irrigui da circa 8milioni di euro, tra il comune di Mirabella Eclano e Apice, si parlò dell’importanza di fare rete con altri Comuni per avere maggiori opportunità di finanziamenti? La risposta fu che è l’Europa che lo chiede, secondo il vicesindaco Zullo di Apice. Perché per i beni archeologici non si fa? Dove nel caso di Ponte Rotto insiste addirittura su 5 Comuni, e la possibilità di essere finanziati, come disse lo stesso primo citatdino di Calvi, sarebbe altissima. Intanto il comune di Apice ha presentato oggi, come anticipato, un progetto alla Regione Campania di circa 3milioni e 200mila euro per la creazione di un parco fluviale-archeologico che si sviluppa lungo il fiume Sabato fino al Ponte romano. L’anno scorso il comune di Calvi presentò invece due analoghi progetti alla Regione Campania di circa 340mila euro, al fine di promuovere la valorizzazione di monumenti storici e lo sviluppo del turismo. Il primo progetto, di 290 mila euro, denominato “Oltre i sentieri….storia natura ed integrazione” avrebbe interessato la valorizzazione dei monumenti storico-artistici. L’Ente, all’epoca, fece sapere che persistevano da diversi anni due emergenze storico-architettoniche che richiedevano tempestivi interventi: il Palazzo di Federico II di Svevia e l’antico Ponte romano appiano “Pons Appiano”, meglio conosciuto come “Ponte Rotto”. Come sono andati questi progetti? Neanche un euro. Speriamo che ad Apice non tocchi lo stesso.
di Michele Intorcia