Fragneto Monforte, taglio salario ai dipendenti: Uil non molla

Nuovo intervento del sindacato

Bisogna evitare strampalate azioni giudiziarie che possano causare ulteriori danni a tutti i lavoratori...

Fragneto Monforte.  

La segreteria territoriale della UIL Federazione Poteri Locali di Benevento ha reso noto che, presso il Comune di Fragneto Monforte, si è tenuto un ulteriore incontro per discutere del rinnovo del taglio del salario ai dipendenti, già operato nel periodo che va dal 1° settembre 2015 al 31 dicembre 2016.

Presenti, per la parte pubblica, il vice sindaco Luigi Facchino e la segretaria comunale Maria Grazia Di Nunzio; per la parte sindacale Fioravante Bosco (Uil Fpl), Antonio Forgione (Cisl Fp) e Raffaele Fonzo (Fp Cgil), oltre alle Rsu Franco Della Camera, Adriano De Angelis e Luisa Stefanucci. Dopo ampia discussione, i rappresentanti dei sindacati Uil Fpl, Fp Cgil e Cisl Fp hanno preso atto della proposta dell’Amministrazione che tende a fissare la retribuzione dei lavoratori dal taglio del 30% al 20%, utilizzando il risparmio scaturente dal pensionamento di un dipendente avvenuto nel giugno scorso. Le parti sociali hanno preso atto di tale assunto ribadendo che l’accettazione o meno della proposta è esclusivamente rimessa alla volontà del singolo lavoratore, e hanno chiesto comunque che una prima verifica venga fatta entro il 30 giugno 2017 in considerazione degli eventuali aumenti contrattuali o dell’entrata in vigore di norme che agevolino il pensionamento dei dipendenti. Comunque sia, la Uil Fpl – considerato il ritardo sulla tabella di marcia ipotizzata - con una nota inviata al sindaco Raffaele Caputo, al vice sindaco Luigi Facchino e alla segretaria Maria Grazia Di Nunzio ha chiesto di conoscere se tale accordo sia stato perfezionato con la firma dei lavoratori.

“La Uil Fpl – ha dichiarato Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – è del parere che una soluzione vada ricercata prima della fine del mese di gennaio 2017. Voglio precisare, ancora una volta, che se non si dovesse trovare una strada condivisa, l’unica soluzione sarebbe quella della riduzione della dotazione organica col rischio che sei/sette lavoratori possano essere collocati in disponibilità, per poi essere licenziati. Bisogna scongiurare questo rischio – conclude Bosco – ed è per questo che ho chiesto ai colleghi degli altri sindacati di evitare strampalate azioni giudiziarie che possano causare ulteriori danni a tutti i lavoratori”.

Redazione Bn