Migranti a Telese, Aceto invia segnalazione al Prefetto

Telese Bene Comune: "Per le Indegne condizioni in cui i migranti sono stati tenuti sinora"

Telese Terme.  

“Impressiona l’indifferenza dell’amministrazione comunale sul tema dei migranti. Sembra che non ci si renda conto dell’importanza di garantire la dignità dell’accoglienza dignitosa ma anche prevenire ogni possibilità di tensione sociale”. Non usa mezzi termini Gianluca Aceto di Telese Bene Comune per attaccare l'amministrazione di Telese Terme in materia di migranti.

“È dallo scorso agosto che provo a sollecitare il sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano, e tutta l’amministrazione, ad essere protagonisti di buone prassi in ordine all’accoglienza dei migranti. Non si tratta solo di garantire ciò che la Costituzione e la sensibilità ci impongono, ma di affrontare da amministratori responsabili una questione che rischia di esplodere e determinare tensioni sociali. Stiamo parlando, quindi, di temi politici e amministrativi di primissimo piano.

Invece di costruire, anche con l’appoggio delle opposizioni, una risposta seria e lungimirante, il nostro comune si fa conoscere per le indegne condizioni in cui i migranti sono stati tenuti sinora. Molti di essi hanno dovuto passare diverse settimane senza acqua calda e riscaldamento. Per non parlare della mancanza di assistenza medica e di medicine, nonostante alcuni migranti fossero influenzati e febbricitanti. Soltanto alcuni gruppi di volontari, cittadini comuni, hanno poi provveduto ad assisterli e a procurare anche degli abiti adatti alla stagione. Inutile soffermarsi – scrive ancora Aceto - su quanto prevedono i princìpi della buona accoglienza: mediazione culturale, corsi di alfabetizzazione linguistica e socializzazione. Tutto sulla carta. Nessuno controlla e l’amministrazione comunale è totalmente assente. Unica iniziativa: una riunione tenutasi molti mesi addietro. Quasi un dovere di firma. Tutti questi episodi sono stati segnalati alla Prefettura e alle forze dell’ordine. Hanno agito associazioni laiche e cattoliche, volontari, CGIL.

Per molti mesi ho cercato di aprire un dialogo con il sindaco e l’amministrazione tutta, a prescidere dalle divisioni politiche. Ho ricevuto solo il silenzio. È per questo che ho inviato al Prefetto una richiesta di intervento su quanto segnalato. Dispiace che il mio comune non abbia capito quanto sia importante agire per tempo su questo tema e che il nome di Telese Terme vada sulla stampa per motivi ancora una volta poco lusinghieri. Dispiace che le donne e gli uomini che fanno parte della maggioranza, e che pure dovrebbero avere gli strumenti politici e culturali per agire, siano semplicemente spariti dalla circolazione, sottraendosi alla responsabilità imposta dalla rappresentanza popolare. E dal più basilare senso di umanità”.