"In principio fu Caudium, a seguire il disastro. Mercatini, slitte, palchi, luci e lustrini: tutto fumo negli occhi, ma nella sostanza il Natale montaserchiese non è esistito, se non per brevi sprazzi di vita di un carnet di eventi moribondo". Comincia così la nota diramata dai pentastellati della cittadina sannita.
"Con la delibera n. 82 del 28/06/16 il comune di Montesarchio delibera l’approvazione della scheda progettuale inerente il programma di manifestazioni ed eventi, da realizzare nel periodo giugno 2016/gennaio 2017. La realizzazione del Progetto - si legge - è subordinata all'effettivo ottenimento del finanziamento previsto dal D.D. n° 68/2016. Si precisa che per il finanziamento dell’importo complessivo di euro 104.000,00 si provvederà a richiedere alla Regione Campania il cofinanziamento nella misura di euro 69.000,00 e che la restante somma dell’importo di €35.000,00 graverà sul bilancio comunale. Sul piano operativo, il progetto mira a promuovere un modello di fruizione basato sul c.d. “turismo esperienziale. Tutte le iniziative proposte, e dettagliate di seguito, prevedono un ruolo di “turisti-protagonisti”, cui sono offerte esperienze coinvolgenti e gratificanti. Sempre nella sezione B, in particolare al punto 2, si richiamano le varie manifestazioni che si distingueranno all’interno dell’evento.
Il progetto si rivolge dunque a due tipi di domanda collegati: in generale, quella ecoturistica, nazionale e internazionale, rispetto alla quale verrà promosso il “brand” CAUDIUM, già celebre in tutto il mondo per l’episodio delle forche caudine; quella del turismo enogastronomico e culturale, che sarà però intercettato non utilizzando generiche formule promozionali, ma attraverso un’azione mirata alle comunità e ai discendenti degli emigranti caudini nel mondo.
Fatta questa premessa, essenziale ai fini di una ricostruzione temporale e documentale, è lecito chiedersi se gli obiettivi di per sé nobili siano stati raggiunti o meno. Se in particolare l’allestimento del mercatino al centro di Piazza Umberto I ha creato le condizioni per soddisfare le migliaia di turisti, legati da origini caudine e non, elencate nell’allegato della delibera e in parte riportati nella premessa. Se questi erano gli obiettivi, visti i catastrofici risultati in termini di affluenza e in particolare di organizzazione, ci chiediamo: il Comune di Montesarchio ne esce valorizzato? Viste le esperienze dei comuni confinanti, ad esempio San Martino, è forse il caso di porsi delle domande? Chi risponde dell’insuccesso della manifestazione? Ricordiamo ancora, a distanza di tre anni, l’incontro che il gruppo del M5S di Montesarchio ebbe con il sindaco Damiano, da pochi giorni insediatosi, a Palazzo San Francesco. Alcuni tra i punti più volte citati, e ai quali intendeva dare maggiore enfasi, avevano a che fare proprio con la valorizzazione delle risorse del nostro magnifico paese. Beh, oggi è possibile affermare che il risultato è stato più che deludente. Quest’ultimo evento ha decretato in maniera solare l’incapacità di raggiungere gli obiettivi sbandierati in campagna elettorale. "Giorni al borgo" è stata una flebile luce accesa nel buio del centro storico, durata solo qualche giorno, ma poi inevitabilmente ritornato nell’abbandono. Montesarchio si è svuotato, non raccoglie più le migliaia di persone che settimanalmente affollavano le nostre strade. Il paese è fermo, il nostro sindaco ancor di più. Le sue manifestazioni si sono ridotte ad affollare solo i calendari, ma nel concreto, salve poche, pochissime occasioni, l’insuccesso la fa da padrone".