"Abbiamo avuto già occasione di segnalare agli amministratori di San Giorgio del Sannio, e anche all'ANAC a dire il vero, il mancato rispetto da parte del Comune dell'adeguata motivazione relativa alla scelta dell'affidatario del servizio mensa provvisorio per le scuole sangiorgesi. A tale proposito, abbiamo fatto notare che secondo le Linee Guida dell'ANAC relative al Nuovo Codice degli Appalti l'adeguata motivazione non poteva essere identificata con l'urgenza di assicurare il servizio, dal momento che, per realizzare l'adeguata motivazione, non si può prescindere da una valutazione comparativa tra due o più operatori economici". Inizia così la nota del Meet up Amici di Beppe Grillo San Giorgio del Sannio.
"Ebbene, dobbiamo registrare che le osservazioni fatte non hanno sortito l'effetto auspicato, dal momento che gli amministratori sangiorgesi sono ricaduti nell'“errore”. Lo scorso 25 novembre, infatti, è stata firmata dalla responsabile del servizio Finanza e Tributi, dott.ssa Maria Lucia Chiavelli, la Determinazione nr. 202 relativa all'affidamento del servizio di caricamento dati ed attività ausiliare a supporto dell'ufficio tributi. In tale determina si legge che, in ottemperanza agli obblighi di motivazione del provvedimento amministrativo e al fine di assicurare la massima trasparenza, la stazione appaltante (il Comune) motiva adeguatamente in merito alla scelta della procedura seguita e dell’aggiudicatario, dando dettagliatamente conto del possesso da parte dell’operatore economico selezionato dei requisiti richiesti nella determina a contrarre o nell’atto ad essa equivalente, della rispondenza di quanto offerto all’interesse pubblico che la stazione appaltante deve soddisfare; per cui affida alla dalla Società Cooperativa Finanziaria Molisannio il servizio suddetto per l'importo mensile di € 1.500,00 oltre IVA 22%" .
"Dunque, ancora una volta, a distanza di poco tempo, il Comune ha ritenuto di interpretare il Nuovo Codice degli Appalti identificando l'adeguata motivazione con il possesso dei requisiti richiesti da parte dell'UNICO operatore che si era proposto. E dove è finita la valutazione comparativa tra due o più operatori, condicio sine qua non per il rispetto del principio di rotazione e di concorrenza? Eppure nella procedura di affidamento del servizio di noleggio, installazione, assistenza e smontaggio delle luminarie di Natale 2016 ed Epifania 2017 sono state invitate diverse ditte tratte dagli elenchi della Camera di Commercio, nel pieno rispetto della norma!
Francamente, questo modus operandi rispettoso della legge a fasi alterne e con “motivazioni“ sempre diverse è, secondo noi, inaccettabile!
Come inaccettabili sono sia il silenzio del gruppo Ricci sia l'approccio per così dire morbido della consigliera pentastellata, la quale si è limitata, peraltro solo su Facebook, ad esprimere le proprie perplessità sull'esternalizzazione del servizio e sulle caratteristiche specifiche dell'affidatario, ovvero l'essere una cooperativa di tipo “B” e l'aver specifica esperienza nel settore tributi.
Qualsiasi normalissimo cittadino moderatamente attento alle vicende amministrative del suo paese si sarebbe posto delle domande del genere e soprattutto avrebbe saputo formulare ipotesi sul perché di un identikit così preciso per l'affidatario di un servizio".
"Ma chi siede negli scranni dell'opposizione non può e non deve fermarsi a questo, dal momento che il suo compito istituzionale è quello di vigilare sull’operato di chi amministra e di agire di conseguenza nell'interesse della cittadinanza. E dove sta, in riferimento al caso degli appalti sotto soglia, quest'azione di vigilanza e di verifica dell'operato dell'amministrazione? Qualcuno potrebbe obiettare che il sistema elettorale vigente e la stessa democrazia rappresentativa, svuotano il ruolo del consigliere di minoranza di un vero e proprio potere decisionale e ne limitano sensibilmente l’incisività. E' vero; tuttavia, ciò non può giustificare un atteggiamento morbido se non addirittura di passività!
Chi non governa rappresenta comunque una fetta di popolazione e deve individuare metodi e strategie per essere ascoltato. Noi cittadini attivi, dal canto nostro, abbiamo ritenuto opportuno non solo suggerire l'adozione di un apposito regolamento comunale relativo agli appalti sotto soglia ma soprattutto abbiamo partecipato all'avviso pubblico relativo alle osservazioni al Piano AntiCorruzione Comunale, proponendo di introdurre, come criterio tendenziale per gli appalti sotto soglia, modalità di aggiudicazione che prevedano la consultazione di più operatori economici, secondo uno schema che prevede di invitare un numero di operatori da zero a sei, in base al valore dell’affidamento. E ancora, abbiamo sollecitato più volte la Segretaria Comunale a vigilare sulla legittimità del procedimento. Suggeriamo, pertanto, all'opposizione, ed in particolare alla consigliera pentastellata, quanto meno di interrogare il Sindaco, sulla questione e di proporre in III Commissione Garanzia e Controllo un'analisi approfondita sull'applicazione nei casi citati del Nuovo Codice degli Appalti, avvalendosi, se necessario, di esperti".
Redazione