Clinica Gepos, la Fp Cgil vince il ricorso

L struttura sanitaria a Telese Terme

Telese Terme.  

"Era da oltre un anno che i lavoratori, insieme alla Segreteria Provinciale FP CGIL, si ostinavano a chiedere alla Dirigenza della Clinica Gepos di Telese Terme l’ apertura di tavoli sindacali per trattare diverse problematiche che attraversano, a tutt’ oggi, i reparti della Clinica e di tutto il personale ivi impiegato. Tematiche antiche a cui, di volta in volta, andavano sommandosi nuove problematiche che abbisognavano di un’ analisi congiunta e costante con il Sindacato". Inizia così la nota a firma di Pompeo Taddeo Fp Cgil sanità e Giannaserena Franze’ segretaria generale Fp Cgil. "E così la mancata consultazione relativa alle progressioni economiche orizzontali del personale; la non corretta gestione del piano ferie; l’ ipotesi del sottodimensionamento delle unità lavorative e le conseguenti ricadute sui carichi di lavoro e, da ultimo, un’ arbitraria implementazione di sistemi di videosorveglianza all’ interno dei locali di lavoro (sollecitamente disinstallati in vista del ricorso al Giudice), erano ormai oggetto di numerose richieste di incontro pervenute da parte della CGIL verso una inamovibile Dirigenza aziendale Gepos che ha, di volta in volta, bistrattato la legittima azione sindacale e, consequenzialmente, la naturale richiesta dei lavoratori ad essere almeno sentiti su molte delle scelte e decisioni che li riguardano, anche e soprattutto in virtù della normativa legale e contrattuale, puntualmente disattesa dall’ azienda. Così recita il dispositivo giudiziale che invita il datore di lavoro a porre immediatamente fine al comportamento antisindacale ex art. 28 L. 300/70, sollevato dall’ Avvocato di parte CGIL Dott. Pasquale Biondi, al quale va la gratitudine di questa Segreteria Sindacale".

"La sentenza è per i lavoratori un motivo di gioia e soddisfazione, ma anche di speranza, la speranza di tornare ad essere parte attiva e non più passiva, di un processo quotidiano legato alla propria crescita umana e professionale, che entra nelle vite di tutti, pazienti, malati, famiglie, medici, infermieri, operatori e amministrativi. Di qui l’ invito a promuovere sempre e ovunque il dialogo e il confronto, per il rispetto e la dignità di chi lavora".

Redazione