Museo delle streghe, al via i lavori a Palazzo Paolo V

A metà novembre il restauro per dare il via al progetto "Per terra, per bellezza, per santità”

Benevento.  

Le streghe si mettono in mostra... in un museo virtuale. Sarà dedicato al simbolo per eccellenza di Benevento nel mondo un'importante parte del progetto che trasformerà Palazzo Paolo V in un articolato polo turistico. 
Un modo per creare, finalmente, quell'invocato itinerario capace di svelare, ai turisti, qualcosa del mito più amato del capoluogo sannita. 
Un museo virtuale per ascoltare la storia delle streghe e un percorso sensoriale che giocherà su odori e luci per raccontarne l'evoluzione.

 

Ma non solo. C'è tanto altro in “Per terra, per bellezza e per santità” il progetto che nove cooperative beneventane realizzeranno a Palazzo Paolo V. La centralissima struttura, infatti, è stata scelta da ‘Fondazione con il Sud' al progetto 'Il bene torna a essere comune', avviato dalla precedente amministrazione. Un iter che ha portato alla concessione del piano terra del palazzo, per dieci anni, a nove associazioni del Sannio, con capofila Ideas (Confcoperative, Areca, Social lab 76, Acli, Natan, Arte Viva, Consorzio Beni culturali, Amistade).

 

«“Per terre, per bellezza e per santità” è un progetto dedicato ai riti di passaggio della civiltà contadina - ci racconta Maria Scarinzi di Ideas-. Un’indagine su cosa eravamo e in cosa ci siamo trasformati. E in cui Palazzo Paolo V si candida a distretto culturale capace di tenere in collegamento città e provincia e guardando anche oltre.
Per quel che riguarda le streghe l'obiettivo è far conoscere la figura beneventana ai visitatori, magari andando molto al di là di cappelli a punta e gatti neri. Una figura che deve essere raccontata nel giusto contesto. Per poter scoprire tante tradizioni ormai dimenticate. Il tanto criticato “Halloween”, ad esempio, si festeggiava anche da noi… si chiamava la notte dei morti e per i defunti si preparavano dolci e cene. Ai bambini, il mattino dopo, si facevano trovare dei doni: dolcetti, frutta secca e mandarini».

Insomma scavare nelle tradizioni per scoprirne la vera storia. Quattrocentocinquantamila euro la somma stanziata dall’ente presieduto da Carlo Borgomeo, con una compartecipazione del 20 per cento a carico delle cooperative che, dopo i primi anni, dovranno mantener vivo il progetto da sole.
I lavori a Palazzo Paolo V partiranno da metà novembre e l'organizzazione spera di completare il restauro in due mesi.

«Tra le altre cose – prosegue Scarinzi – ci sarà anche un punto informativo adibito alla promozione del Sannio con particolare attenzione all’itinerario della via Francigena. Stiamo lavorando per ottenere la concessione a rilasciare il timbro di via Francigena ai turisti, una certificazione che molti chiedono».

E ancora nella vasta struttura troverà spazio un’area di coworking aperta alle associazioni e al territorio. «Non vogliamo assolutamente privare la comunità di quello spazio, anzi. Vogliamo aprire il palazzo e farlo vivere. Continueremo ad ospitare mostre, ovviamente che siano in tema con quanto proponiamo».

Il gruppo, poi, si farà promotore di molteplici eventi. Tante occasioni ma anche tre grandi eventi già programmati. Sono “Befana e quaresima, tra antiche tradizioni e mitologia moderna”, “Per grazia ricevuta, dalle noci di San Giovanni al noce delle Janare” e “Vienimi ‘nzuonno: dai Morti a Santa Lucia”.

Insomma una casa delle tradizioni guardando all'innovazione e alla partecipazione. Le streghe hanno trovato casa. Scommettiamo che sapranno ammaliare i turisti?

 

Mariateresa De Lucia