Poche gocce di pioggia, sole quelle che bastano a far la rima “bagnata-fortunata” hanno dato il via a Benevento Città Spettacolo per la sua prima serata in Centro Storico.
La 37esima edizione dell'evento, e la prima del contemporaneo “Il Crudo e il Cotto”, hanno colorato Corso Garibaldi e tutti i vicoli e le piazze adiacenti con l'energia degli spettacoli in ogni luogo che potesse ospitarli e la squisita allegria dei percorsi enogastronomici.
Palco “inaugurale” in Piazza Roma con il saluto del sindaco Clemente Mastella e dell'assessore alla Cultura, Oberdan Picucci. Parola d'ordine: solidarietà. Un pensiero alle vittime del terremoto, un gesto concreto con l'invio di un sms per aiutare chi è stato colpito dalla tragedia. E sulla cultura la strada da percorrere: farla uscire dalla nicchia. Un invito a vivere la città e i suoi eventi. Con la voglia di coinvolgere tutti.
Poi spazio solo alla musica con l'Orchestra Sinfonica Tchaikovsky, diretta da Leonardo Quadrini. In scena il “racconto” di Massimo Ghini. La favola per voce recitante e orchestra “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev ha conquistato il pubblico di una piazza Roma gremita.
Poco prima il festival ha ospitato l'ironia del maestro Ugo Gregoretti in una raffinata cornice. Piazze d'autore ha rappresentato una promessa al futuro guardando al grande passato. Gregoretti, ideatore e primo direttore del festival, si è raccontato partendo proprio dal suo “saluto” a Città Spettacolo.
La sua vita è davvero “storia”. La sua autobiografia non poteva che intitolarsi 'La Storia sono io' .
Il suo intervento ha regalato, ancora una volta, irresistibili aneddoti accumulati nella vita di un uomo che vissuto intensamente, di un artista che fatto praticamente tutto... “a parte le telecronache sportive e la messa cantata”. Ovviamente una sua battuta.
All'assessore alla Cultura Picucci, intervenuto all'incontro, moderato dalla giornalista Maria Ricca, ha detto: «Anche Che Guevara era un medico... eppure è riuscito bene anche in altre cose. Non si lasci fermare da una formazione diversa. Sarà un punto di forza».
Ma Città Spettacolo e Il Crudo e il Cotto hanno offerto molto altro: dal tango alla musica popolare. Dalla cucina all'Arco di Traiano ai trampolieri e poi l'arte che ha trovato la sua “casa” nella splendida Chiesa di Santa Teresa, in piazza Sabariani, in una collettiva curata da Alberto Febbraro e realizzata in collaborazione con il Fai. L'allestimento e la splendida chiesa, non sempre aperta, rimarranno visitabili fino al 4 settembre.
Stasera un'altra ricchissima serata con gli Stadio e tanti altri appuntamenti.
Mariateresa De Lucia