Le lamiere fiorite di Vallone in esposizione a La Spadarina di Piacenza. Dallo scorso 23 luglio e fino al prossimo 23 agosto le opere dell’architetto e artista sannita sono esposte nello spazio che è punto di incontro per giovani emergenti e affermati artisti.
“Nel tempo della mercificazione egemone, - scrive Antonio Conte nella presentazione - la creatività di Vallone continua a proporre la coniugazione tra tecnica e poesia, tra pensiero e arte, tra geometria e immaginazione fantastica. La irriducibile dimensione esistenziale - rivelata da questo singolare coerente percorso - si proietta sempre più verso un infinito caratterizzato a volte da trascendenza religiosa a tratti da ‘comprensione’ naturale-umana.
Permane, però costante, la propensione al ‘discorso’ olistico, al tutto come oggetto proprio della ricerca, un tutto che - il paradosso è solo apparente! - vive nel segmento intuitivo, nel singolo progetto della ‘architettura ritrovata’, nel palpitante rincorrersi degli intrecci cromatici, nello spazio reso profondo da specchi che sconfinatamente illuminanoriflettono.
Forse - prosegue - è tale ispirazione che viene da lontano a permettere - al Vallone di quest’ultimo periodo - un uso magicamente dialettico dei materiali, anzi della materia tout-court, in cui non si ravvisa alcun debito verso scuole correnti, variamente e spesso vacuamente referenziali.
Qui, i segni del tempo geologico e del lavoro umano, i metalli che si aprono, i fili che si tendono tra dimensioni di vertigine, le maschere figure di una koinè inquieta e sapiente, parlano l’antico futuro linguaggio della armonia da ri-costruire, della comunicazione intersoggettiva da ri-trovare, dei colori di bellezza da far rivivere di fronte e contro il disumano”.
Redazione Bn