Cercavo il Sud prima di Gomorra. L'ho trovato a Baselice

Anteprima del film made in Sannio, Quaffer.Così il regista Antonio Farisi

Baselice.  

I paesi del Sannio come perfette location cinematgrafiche. Se ne è parlato in più occasioni ma solo raramente i set hanno scelto la terra delle Streghe come location.
E allora, quando accade, occorre celebrare giustamente la riuscita dell'impresa. E' il caso del film “Quaffer” di Antonio Farisi che nasce in collaborazione con il Comune di Baselice.

Venerdì, 12 agosto, verra` proiettato in anteprima assoluta il lavoro scritto e diretto dal regista Antonio Farisi e interpretata da Diego D'Elia, Mariarosaria Anzuino, Dodo Gagliarde, Fabrizio Stefan e Consuelo Basile prima di arrivare nei cinema dal prossimo autunno. 
L'anteprima rappresenta un "dovuto omaggio" all'intera cittadina della Valle del Fortore che ha sostenuto la realizzazione di Quaffer, a partire dal Sindaco Domenico e all'amministrazione comunale, al Parroco Don Michele Benizio fino ai vigili e tutti i cittadini. Baselice infatti non ha solo prestato i suoi incantevoli scenari alla vicenda narrata nel film ma ha letteralmente adottato il film di Antonio Farisi. La troupe di Quaffer infatti e` stata ospitata per un mese a Baselice ed ha potuto contare su una entusiasmante collaborazione fatta di piccoli e grandi gesti. Tutti – grandi e piccini – sono stati coinvolti nella realizzazione di un lungometraggio che ha il respiro del grande cinema. 
Attori professionisti hanno interagito con quelli della compagnia teatrale locale cosi` come con persone che non avevano mai recitato in vita loro.

«Volevo evitare la inevitabile metafora del Sud problematico, cercavo piuttosto il Sud prima di Gomorra. A Baselice, nel Beneventano ho ritrovato ancora intatta la dimensione di comunita` che volevo mostrare. Con la complicita` dell'intera cittadinanza, ho potuto ricreare un paese immaginario che diventa una metafora di ogni comunita` che ha aspirazioni semplici e sogna di migliorare». 
Antonio Farisi viene dal gruppo di giovani registi che, sotto l'egida di Pupi Avati, ha animato i primi anni pionieristici di Sat2000 (l'attuale Tv2000) ed e` stato a lungo collaboratore di Massimo Bernardini in diversi programmi Rai (Radici, TvTalk). Il suo documentario sulla nascita della Costituzione con Neri Marcore` continua ad essere proiettato in tutt'Italia. Dopo essersi confrontato con ogni format immaginabile, arriva adesso al cinema con Quaffer. 
La coppia protagonista di Quaffer e` formata da Diego D'Elia nella parte di Michele, il barbiere “a domicilio”, e Mariarosaria Anzuino che e` Rosa, una donna in bilico tra tradizione ed emancipazione in un immaginario paesino del Sud degli anni '70. Il film vede la partecipazione straordinaria dell'attore Dodo Gagliarde nella parte di un combattivo prete di campagna, Don Noce, che in tutti i modi vorrebbe aiutare la coppia a ricomporsi. Quaffer si sviluppa come storia corale, popolata di personaggi colti nel vivo della loro umanita`. La vicenda e` raccontata da Rosa, la giovane donna costretta dal marito Michele a divorziare e, quindi, a prendere la sua vita nelle sue mani, in un modo per lei del tutto imprevedibile. La donna, raccontando la sua vicenda, finisce per raccontarci la vita stessa di un paesino del sud. Un luogo condizionato dal fatto che non c'e` lavoro - se non quello duro della campagna - per cui i giovani emigrano in Svizzera e Germania, col sogno di tornare per costruirsi una casa e una famiglia. E ad essere protagonista di Quaffer e` una intera comunita` e un certo modo di stare insieme, fatto di solidarieta` e condivisione.

 

Madel