D'Alessandro, nuovi successi per il poeta sannita

La sua “'A vammana” è stata selezionata e inserita nella raccolta poetica Premio Quasimodo

Benevento.  

Tanti nuovi successi per Antonio D'Alessandro. Voce poetica sannita feconda e attivissima. Non conosce sosta la sua partecipazione a raccolte, premi e nuove pubblicazioni.
Ben cinque delle sue liriche sono state scelte dalla casa editrice Aletti Editore per l'inserimento nell'Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei.

La sua poesia “'A vammana” è stata selezionata e inserita nella raccolta poetica Premio Internazionale Salvatore Quasimodo; mentre la poesia "A mio padre" ha superato diverse selezioni e a sorpresa anche quest'anno concorrerà al Premio di poesia "Alda Merini" - V edizione, concorso nazionale organizzato dalla Ursini edizioni.
Inoltre, sempre "A mio padre" è stata già inserita nel volume "Nel nome di Ada" contenente tutte le opere dei migliori poeti partecipanti.

Ancora un'altra poesia è stata inserita nel volume Il Federiciano 2016, altro concorso nazionale dove sarà presente tra i giurati il grande Mogol e l'intenso poeta sannita è poi in attesa dei risultati di altri concorsi tra quali "Guido Gozzano e Laura Capone Editore".

Insomma un'attività davvero ricca di spunti. Successi che hanno reso Antonio D'Alessandro davvero felice. Particolare soddisfazione, però, ha espresso per il riconoscimento ottenuto dalla sua poesia “'A vammana”.
Il particolare che lo rende davvero fiero è di poter aver contribuito alla diffusione del dialetto padulese. Un lavoro che rappresenta bene le sue radici. Una poesia alla ricerca di quelle genuine figure popolari di cui nessun progresso potrà far sbiadire il ricordo.

 

E riportiamo il testo di “'A vammana”:

Na femmena, n'allucco, agitazione e confusione.
Curriti, curriti, a Signora se sent male.
Chiamat u miedico, purtamula au spidale.
Forse amma sciuscia', forse amma piglia', ma camma fa'?
Aspe'! Va addu Raffaelina, chella che fa nasce e criature.
Curri, fa ambressa, nun te ferma' e quann prima portala qua.
Madonna mia, fa che tutt vada buono, qua so nummeri
e nun sape fa nient nisciuno.

Eccola, è arrivata, sgombrate, fate largo chesta è a Vammana.
In da n’attimo cu freddezza, porta a Signora dind a na stanza,
chiude a porta e resta sola, insieme a sofferente.
Urla a squarciagola, duluri a nun fenì, spingete, spingete,
forza Signo', vuttatilo fore, nu poco e curaggio, l'ultimo sforzo,
sudore, ansia, tutti a sent a ret a porta.

A nu tratto, nu silenzio tombale, mumenti e tensione,
e paura e de forti emozioni.
Che succiess?
Mio Dio
Che succiess?
Gueeeeee, gueeeeee, gueeeeee!!
È nato, È nato, è natoooo!

Paduli è parturito, u rione è in festa, soneneno e campane,
u parroco è pronto pa benedizione.
È na gran gioia, è na bella tradizione, chella che
quann nasce nu criaturo è pe tutti na gran soddisfazione.

A Vammana se ne va', fiera e stanca, vasa u criaturo
e u mett mbrazz a mamma.
Dumani sarà nu iuorno nuovo, pe tutti Santo,
ricurdann con affetto che sta grande donna,
ce fatt nasce a tutti quant.

 

Madel