Ecco come cambierà Palazzo Paolo V

Nove enti insieme per la valorizzazione del piano terra del centralissimo spazio

Benevento.  

“Per terre, per bellezza e per santità”. Un vecchio adagio diventa il nome di un progetto speciale che farà rivivere a Palazzo Paolo V le eccellenze del Sannio. L'iniziativa è stata presentata questa mattina nel centralissimo palazzo storico che diverrà un punto di riferimento per i turisti.
“Per terre, per bellezza e per santità”, è risultato progetto vincitore del bando di ‘Fondazione con il Sud', ennesima tappa di un iter che aveva già premiato il Comune di Benevento che aveva candidato Palazzo Paolo V al progetto 'Il bene torna a essere comune'.


Nove enti del Sannio, con capofila Ideas, avranno in concessione, per dieci anni, la gestione del primo piano del Palazzo per farne un riferimento nella promozione turistica della città.
Con Ideas: Confcoperative, Areca, Social lab 76, Acli, Natan, Arte Viva, Consorzio Beni culturali, Amistade.
«Sarà un'importante esperienza che partirà dal prossimo settembre e coinvolgerà pienamente il mondo agricolo» ha chiarito alla presentazione dell'iniziativa Rino Di Domenico, presidente Confcooperative Benevento, associazione di riferimento del partenariato promotore dell'idea progettuale.
«Fondazione con il Sud ha finanziato 450mila euro e le associazioni coinvolte comparteciperanno con 250mila euro».

«Qui parleremo in modo accattivante della nostra cultura– ha invece spiegato Mario De Tommasi, presidente della cooperativa sociale Ideas, soggetto responsabile del progetto – guardando alla bellezza per mostrare splendidi spazi del Sannio, alla cultura per creare una ciboteca e alla santità intesa nel suo carico di credenze popolari, folklore e colore. Con la valorizzazione della leggenda delle streghe e di altri eventi che caratterizzano il Sannio, pensiamo alla “focata di Sant'Antuono”».

«La valutazione di Fondazione con il Sud ha evidentemente premiato questa città e questo spazio» ha invece spiegato Giuseppe Negro, presidente Consorzio Beni Culturali Italia.
«Pubblico e privato insieme per raggiungere un risultato che deriva da un intenso lavoro» ha infine spiegato l'assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio «un modello al quale vorrei continuare a rivolgermi perchè funziona e rappresenta il futuro».

 

 

Mariateresa De Lucia