Un personaggio discusso, difficilmente compreso, amato. Dino Campana è stato uno dei poeti più controversi, un’anomalia nella storia della letteratura italiana, «Il poeta di una breve stagione» scrisse Eugenio Montale.
A lui, questa sera e domani, alle 21, è dedicato uno spettacolo in scena al Piccolo Teatro Libertà, per Magnifico Teatro.
“Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti / E l'immobilità dei firmamenti / E i gonfii rivi che vanno piangenti / E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti / E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti/ E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera”.
Questi i versi di Campana scelti a rappresentare la produzione del Magnifico Visbaal intitolata “Dei più lunghi giorni” con Peppe Fonzo e le musiche di Fabrizio Coppola.
Un attraversamento musicale del testo di uno dei poeti più controversi del panorama letterale del 900 italiano: Dino Campana,uomo dal carattere difficile, poeta puro nell'animo, fragile e feroce, fuori dai salotti buoni della "cultura ufficiale" italiana. ha speso una vita intera ala ricerca della sua " chimera".
I suoi disturbi psichici lo portarono all'estrema sofferenza per tutta la sua vita; più volte arrestato per vagabondaggio, più volte internato, la sua è una poesia visionaria intrisa da metafore oscure, visioni di grandezza che deformano e trasformano la realtà. "Dei più lunghi giorni" è una partitura elettrificata la nostra lettura con musiche distorte, accenti discontinui, ritmi incalzanti, effetti sonori, che mette in connessione la nostra sensibilità e i suoi tormenti.
Madel