"Longobardi ed il Sannio" riparte da S. Agata de' Goti

L'appuntamento in programma per sabato 5 marzo

Sant'Agata de Goti.  

Sabato 5 marzo 2016 riparte il progetto “I Longobardi ed il Sannio”, promosso dalla Provincia di Benevento e co-finanziato dal Piano di Azione e Coesione della Regione Campania – Assessorato ai Beni Culturali, fa tappa a Sant’Agata de’Goti. Lo comunica la dirigente del Settore Cultura della Provincia, Pierina Martinelli, che invita a riprendere il tour nel Sannio longobardo. Il Programma nell’antica Saticula è così articolato: alle ore 17.00 dalla chiesa della Santissima Annunziata partirà una visita guidata gratuita alle testimonianze di età longobarda ed alla chiesa di San Menna. Questo luogo di culto, come fa rilevare il parroco don Franco Iannotta, è dedicato  ad un eremita vissuto nel VI secolo, proprio durante l’avvento dei Longobardi a Benevento. Le sue reliquie, cercate e rinvenute dal conte normanno Roberto nel territorio di Vitulano (Bn) nella prima decade del 1100, sono autentiche, come dimostrato dall’esame C14, e oggi sono custodite nella chiesa che dal santo prende il nome. In questo monumento, gioiello di romanico campano che conserva quasi intatto il pavimento in “opus sectile”, furono reimpiegati due capitelli longobardi ed una epigrafe del VI secolo, studiata dall’insigne storico tedesco  Mommsen. Alle ore 19.30 presso la Chiesa della Santissima Annunziata si terrà il concerto “Contadini e santi”, frutto di un imponente lavoro di ricerca di musica popolare e religiosa ed antropologica nell’area del monte Taburno curato da Elisabetta Landi. Il concerto vedrà impegnati Erasmo Petringa ed Anna Longo. Sull’iniziativa ha espresso la sua viva soddisfazione il Consigliere provinciale Renato Lombardi: nel contesto del progetto “I Longobardi ed il Sannio”, che intende riscoprire sul territorio provinciale le testimonianze più rilevanti di quell’epoca storica, non poteva mancare, secondo il Consigliere, lo straordinario scrigno monumentale, artistico, storico e culturale di Sant’Agata de’Goti, che, tra gli altri gioielli, conserva i segni della civiltà longobarda come epigrafi e sculture di grande interesse.

Redazione