“Ho cercato di leggere l'Arco di Traiano come lo avrebbe letto un viaggiatore del 117 dC che si ritrova davanti a questo monumento di sorprendente bellezza, forse non lontano dal tempio di Iside. Cosa legge? Cosa comprende delle figure che legge?”.
Un entusiasmo coinvolgente anima la giurista e storica Aglaia McClintock che ha presentato oggi a Benevento, alla Ubik, il suo ultimo lavoro “L'Arco di Traiano. Un libro di pietra” pubblicato dalla Casa Editrice Mauvais Livres.
Appuntamento affollatissimo e inaugurato dai saluti del primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella.
“In realtà – prosegue la professoressa di Istituzioni e Storia del Diritto Romano all’Università del Sannio - abbiamo sia marcatori spaziali che temporali che ci aiutano nella lettura. Girando intorno all'Arco per tre volte leggiamo la storia di Traiano come sovrano, la sua biografia. Ma anche come modello di sovranità per gli imperatori a venire”.
E poi un inedito “Ho individuato – aggiunge McClintock - la figura di Alessandro Magno”.
Il libro è arricchito dalle illustrazioni di Gaetano Cantone “che – spiega ancora l'autrice – mostrano quel che non riusciremo a vedere perché troppo presi dall'insieme della bellezza dell'Arco”.
“Uno dei monumenti più belli dell’arte romana, l’Arco di Traiano, - spiegano le note che accompagnano il volume - non si trova a Roma bensì a Benevento, importante snodo carovaniero della Via Appia, la strada che portava a Brindisi e apriva Roma all’Oriente. Per bizzarria della storia o forse per calcolo non possediamo né una biografia né uno scritto di Traiano, ma solo encomi così eccessivi da apparire fuorvianti.
In queste pagine si propone la lettura dei pannelli decorativi dell’Arco quasi come fossero un libro di pietra, che custodisce la cifra stessa che l’imperatore volle dare al suo regno. Il racconto inizia con l’investitura di Traiano affiancato nel suo viaggio da tre grandi “eroi” del passato, gli unici ad essersi spinti in Oriente vittoriosamente prima di lui: Ercole, Dioniso e Alessandro Magno. Quest’ultimo, la cui figura intera è qui individuata per la prima volta, consente di comprendere il modello di sovranità cui Traiano si ispirava. L’Arco è una biografia di Traiano e allo stesso tempo l’elogio del buon governo”.