Il matematico Michele Mele, in forza al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio, già insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella motu proprio per la sua ricerca, i suoi libri ed il suo impegno internazionale per i diritti degli ipovedenti e dei non vedenti, ha appena pubblicato il primo manuale italiano di MathSpeak, poderoso strumento per insegnare la matematica in modo più inclusivo. Si tratta di un fondamentale passo avanti per la creazione di un sistema scolastico più equo e di conseguenza di una società più giusta, in grado di garantire a tutti il diritto ad un’istruzione completa.
Secondo l’OMS, nel mondo ci sono circa 270 milioni di persone ipovedenti o non vedenti, spesso disoccupate ed escluse dai contesti scolastici, sociali, culturali e lavorativi. In Italia solo un non vedente su quattro lavora e soltanto uno su venti ha un’occupazione stabile. La scuola risulta pertanto cruciale per l’eradicazione di ogni discriminazione, particolarmente dei pregiudizi che ancora oggi allontanano ipovedenti e non vedenti dalle discipline scientifiche, erroneamente considerate inaccessibili a questa minoranza. Uno degli ostacoli più insidiosi e più sottovalutati è quello dell’ambiguità generata dalla presentazione orale delle formule.
Uno studente con patologie della vista è spesso impossibilitato a leggere su di un foglio o alla lavagna; la sua comprensione della matematica dipende dunque da come il docente presenta le formule ad alta voce. Non è forse un dato di immediata percezione, ma un insegnante può generare molta confusione quando descrive un’espressione matematica, anche elementare, specialmente in presenza di costrutti come radici, frazioni e parentesi. Per risolvere questo problema, il matematico americano non vedente Abraham Nemeth (1918-2013) ha ideato un protocollo di semplici regole per presentare le formule matematiche ad alta voce senza ambiguità, pubblicandolo all’inizio degli anni ’70 con il nome di MathSpeak. Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento, ad oggi diffuso purtroppo soltanto nei paesi di lingua inglese e completamente sconosciuto in Italia: è infatti possibile acquisire una sufficiente dimestichezza con MathSpeak, eliminando pressoché ogni rischio di ambiguità dall’esposizione orale delle formule matematiche, in pochissime ore. Pubblicato sul prestigioso MaddMaths e scaricabile gratuitamente, il manuale progettato da Mele non è semplicemente una traduzione di ogni regola di MathSpeak in italiano, ma presenta anche un sostanziale aggiornamento del protocollo con l’inserimento di un numero maggiore di indicazioni per una corretta lettura non ambigua delle formule matematiche, da quelle della scuola primaria a quelle dei manuali universitari. L’obbiettivo è che questo irrinunciabile strumento per una scuola più inclusiva venga adottato all’interno dei corsi di formazione ed aggiornamento per i docenti.
Mele pubblica il primo manuale di MathSpeak in italiano
Uno strumento inclusivo per gli studenti con patologie della vista
Benevento.