"Fuochi d'artificio", l'Accademia di S. Sofia al Teatro comunale

L'evento per salutare il nuovo anno

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In collaborazione con Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento

Benevento.  

L’Orchestra da Camera Accademia di Santa Sofia, sabato 13 gennaio, saluterà l’anno nuovo, al Teatro Comunale di Benevento, con “Fuochi d'artificio”, un rientro spumeggiante, tutto dedicato alla grande danza.

L’evento fa parte della Stagione Concertistica 2023/2024, proposta da Accademia di Santa Sofia sempre in collaborazione con Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento. L’importante rassegna vede sempre Marcella Parziale e Filippo Zigante impegnati nella direzione artistica, e Aglaia McClintock alla consulenza scientifica.

“Il brillante programma della serata di sabato, frutto di un’accurata scelta di brani, tra i più celebri e amati dal pubblico metterà in luce il virtuosismo dell’orchestra, entusiasmando gli appassionati di quella grande musica classica che ha fatto anche la storia della danza, accompagnando alcuni tra i balletti più memorabili”.

L’ensemble sul palco sarà formato dai Primi Violini: Riccardo Zamuner (konzertmeister), Elena Emelianova, Alberto Marano e Lorenza Maio; i Secondi Violini: Federica Tranzillo, Emanuele Procaccini e Alessandra Rigliari; le Viole: Francesco Solombrino e Martina Iacò; i Violoncelli: Danilo Squitieri e Alfredo Pirone; il Contrabbasso: Gianluigi Pennino. Triplice anche per quest’anno l’impegno concertistico di Accademia di Santa Sofia sul territorio nazionale. L’Orchestra sarà infatti impegnata a replicare stabilmente i suoi concerti, oltre che nel capoluogo sannita, anche a Roma, presso la Sala del Primaticcio di Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri, e a Napoli al Teatro Diana. Il consueto preludio scientifico al concerto di Benevento, sarà curato da Eugenio Zimeo, Professore Associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni al Dipartimento di Ingegneria (DING) dell’Università degli Studi del Sannio, con un intervento intitolato “Invisibile computing: l'informatica pervade il quotidiano”.