Hotel Corpo, c'è la mostra di Amedeo Palazzi

Alla casa galleria Terielli di Cautano. Inaugurazione sabato

Cautano.  

Si intitola Hotel Corpo la mostra d'arte di Amedeo Palazzi che sarà inaugurata alla casa galleria Terielli (via Trieste 27) di Cautano sabato (22 agosto) alle 19.
“Le grandi tele di Amedeo Palazzi prendono forma a partire da un dettaglio: una mano il ventre gli occhi finanche la voce possono essere di avvio per cercare di afferrare l'essenza di una bellezza appena percepita. Di natura fugace la bellezza va colta in modo svelto leggero e sintetico, e? cio? che Amedeo ammira nella pittura napoletana del ‘600: quell’essenzialita? del tratto capace di descrive la complessita? di stati d’animo in pochi gesti necessari. Poi la bellezza non ha nulla di oggettivo e dall’espressionismo apprende l’indispensabilita? di uno sguardo soggettivo, che riesca a trasfigurare il volto e il corpo per rivelare turbamenti e emozioni. E ancora dal suo ambiente lavorativo: la moda, prende in prestito l’incisivita? di una comunicazione rapida e diretta, affidata a pochi segni sostanziali. Ogni elemento appreso concorre alla riproduzione di cio? che osserva e che non vuole imitare ma interpretare”.
Questo il testo che accompagna l'esposizione che si sofferma, poi, sull'artista.


Amedeo, 31 anni e un percorso artistico in evoluzione, e? alla ricerca di una personale rappresentazione del reale, lo fa ritraendo uomini, talvolta donne, servendosi del corpo come segno per ritrovare i segni del corpo. Compiendo un’indagine che egli stesso definisce topografica delinea una propria scrittura del corpo, che assimila cosi? a luogo: al pari di spazio abitato l’hotel corpo si conforma alle abitudini, si accorda alle passioni, si lacera alle sofferenze di chi ospita, muta nel tempo stratificandosi in atteggiamenti e modi di esprimersi di guardare di sentire. Indagando ciascun hotel corpo Amedeo si accosta alla vita che contiene, desiderandone l’essenza. Con i suoi modelli, provenienti anch’essi dal mondo delle sfilate, cerca e trova uno sguardo dritto che mira in fondo, ai sensi. Li denuda dal contegno da passerella per rivestirli della propria condizione d’animo, toccandone i sensi da? nuova forma alla carne.

Cio? che Amedeo osserva si rimescola necessariamente con il suo trascorso, passa attraverso il setaccio delle sue emozioni, entra dagli occhi e si amalgama all’ospite interno del suo hotel corpo. Il sedimento di questo processo che raccoglie e filtra gesti emozioni espressioni, si deposita infine sulla tela in stesure successive di colore che sono strati di pelle e di anima mescolati assieme dentro forme di corpi: seducenti e sedotti, pazienti e tormentati, provocatori e accomodanti, rassomiglianti alle emozioni, difformi da uno sguardo assoluto, fissi in un istante di intima bellezza”.
 


Madel