Arriva il 20 agosto nel Sannio la fase finale di Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare, prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola.
L’evento, a cura del Festival Dantesco, è patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, ed entra adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo.
Il concorso è basato sull’omonimo libro di Monaldi & Sorti (Solferino), ogni esibizione è tratta o ispirata da passi del romanzo teatrale-narrativo, e può vantare due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta». In tutte le 12 città coinvolte gli spettacoli della finale sono subito riconoscibili grazie alle quinte con le figure inconfondibili di Dante e Shakespeare.
Dante e la Divina Commedia diventano protagonisti di un dramma di Shakespeare, rappresentato in brevi spettacoli di circa un quarto d’ora replicati nel corso della giornata, secondo la formula del teatro di strada in tutta la sua ricchezza espressiva: attori, musicisti, acrobati e anche figure peculiari dell’arte popolare come cantastorie, con tanto di teloni dipinti, e uomini-orchestra. La tipologia di partecipanti è straordinariamente varia: ci sono anche compagnie teatrali già rodate, o singoli attori di teatro, e perfino ensemble shakespeariani che usciranno in strada per l’occasione.
Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante, e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, sono 10 le città di questo “giro d’Italia”: seconda tappa dopo Firenze è Verona il 12 agosto, la città dantesco-shakespeariana per eccellenza grazie a Romeo e Giulietta di Shakespeare e ai “Montecchi e Cappelletti” di Dante (Purg. VI 106), e poi non poteva che venire la Campania, unica regione con due date consecutive tra Cilento e Sannio: il 14 a Cardile nel Cilento e il 20 a Colle Sannita, in omaggio al dantesco Manfredi di Svevia, anch’egli presente – con gli accenti shakespeariani del Giulio Cesare e dell’Enrico VI – in una drammatica scena tra Dante e il suo amico del cuore Guido Cavalcanti, nel IV atto dell’opera di Monaldi & Sorti.
Non a caso, infatti, l’ombra di Manfredi incombe sia sull’esibizione sannita che su quella cilentana.
Sabato 20 agosto a Colle Sannita la compagnia di uomini-orchestra I musici della storia cantata - munita di bombardino, contrabbasso, harmonium e percussioni - inscenerà in diversi punti del paese, sullo sfondo di artistici teloni illustrati di propria produzione, la morte di Priamo re di Troia, cantata da Virgilio nell’Eneide. Come re Manfredi, anche Priamo è un re trafitto da spada nemica. Nel III atto del libro di Monaldi & Sorti viene rievocato, con i versi dell’Amleto di Shakespeare, dal giullare di strada (realmente esistito) Ruggeri Apuliese in piazza a Bologna su richiesta di due spettatori d’eccezione: un giovane Dante e il suo compagno di studi Vanni, detto Vanni Virgilio per il suo smodato amore verso l’autore dell’Eneide. Titolo dello spettacolo: “Dante, la morte di Priamo e un giullare in piazza”. Anche qui quattro recite: ore 10:00, 11:00, 18:00 e 19:00.
L’appuntamento precedente, come detto, è sempre in Campania: domenica 14 agosto nel centro storico di Cardile nel Cilento (Piazzetta dei Quattro Venti), dove il cantastorie Daniele Mutino si esibisce da solo in “Contrasto tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti”, tratto dal III e IV atto dell’opera su cui si basa il concorso. Nell’occasione sarà inaugurata la Piccola Biblioteca “Lu Vecenanzo”. Quattro le repliche previste: ore 10:00, 11:00, 18:00 e 19:00.