Serata "glacés": presentato ‘ Il sapore del ghiaccio’

Il libro di Nazzareno Orlando accompagnato dalla musica di Vanni Miele

San Lorenzello.  

“Il sapore del ghiaccio”, edito da Homo Scrivens, è l’ultimo libro di Nazzareno Orlando per la collana Direzioni immaginarie, diretta da Aldo Putignano. Frammenti di narrazione, ricordi, flussi di coscienza, note liriche, considerazioni esistenziali, sospensioni. Tutto in un turbinio di parole, favole quotidiane e spaccati dell’oggi. Un’opera multimediale, in collaborazione con musicisti di fama internazionale. Ad accompagnare il testo, infatti, un’opera realizzata da Vanni Miele e intitolata “Glacès”. Una serie di brani inediti, musicista affermato noto operatore culturale nonché componente dell’Ars Nova Laurentii (e contributi di Ruggero Cappuccio, Gianni Mercurio, Shirley Bunnie Foy, Pino Presti, Famoudou Don Moye, Claudio Citarella, Enzo Di Somma, Antony Caligagan, Max Fuschetto, Brigitte Eisenkolb, Antonio Arietano, Chaty Tornatore, Sergio Fanelli, Manu Carré).

Il lavoro già presentato nel maggio scorso alla 28esima edizione del Salone del Libro di Torino, è stato illustrato a S. Lorenzello, nel cortile del settecentesco Palazzo Massone, in anteprima del tour di presentazione dell'opera che nei prossimi mesi toccherà diverse località d'Italia.

Il libro è una complessa e innovativa opera multimediale, un impegno estenuante e a volte sofferto nel raccogliere schegge e trovare, per loro, una diversa dimensione. Con i contributi di Ruggero Cappuccio e Gianni Mercurio. E’ una lunga ballata attraverso prosa, poesia e musica. È un progetto coraggioso, è evoluzione, scoperta che concede ad ogni lettura diversa. Così come pensando, ad occhi chiusi, al sapore del ghiaccio, non possiamo darne una definizione univoca: è fluente, inafferrabile, strano. Un libro sensoriale, in cui note e parole si sposano alla perfezione.

“Trasformare le sensazioni e le confusioni in qualcosa di artistico. Si rende oggi necessario azzerare le mediocrità e smascherare i cialtroni che ci circondano, dalla voglia di vivere attraverso l’arte, questo il senso dell’opera - ha affermato l’autore Nazzareno Orlando, che prosegue: Siamo spesso schiacciati dalla quotidianità, sentiamo il bisogno di sentiamo il bisogno di creare, sentire qualcosa che non sentiamo più. Lo stimolo che ho inteso creare, è quello di ricercare dentro di noi, quel ‘folletto’ che, attraverso l’arte, contribuiscono alla nostra realizzazione”.

Un piacevole cammino in musica. Raffinate sonorità, freschezza inventiva e variegate emozioni scaturite dall’ascolto, traccia dopo traccia, che denotano la grande sensibilità musicale dell’autore, ha commentato il maestro Massimo D’Orsi, direttore musicale dell’Orchestra Ars Nova Laurentii, presente all’incontro.

E’ poi toccato al Maestro Vanni Miele, presentare l’opera, allietando la platea con alcuni video e brani estratti dal cd “Glacès” «Sono emozioni che ho scelto di condividere senza parlare, spiegare, chiarire. Su qualcosa però vorrei soffermare il mio ricordo, forse sarà solo un pretesto per ringraziare due miei amici di sempre con i quali ho intrecciato le passioni, le evoluzioni dell’anima. Amici con i quali ho condiviso una parte del mio viaggio in cerca di qualcosa che ancora mi (ci) sfugge. Con Nazzareno Orlando, per le strade, nell’inverno della nostra città, da quando “Il sapore del ghiaccio” era nell’aria, nella mente, a quando si è poi concretizzato in quel lavoro visionario e realista che è oggi e a cui Nazzareno ha voluto collegare ancora una volta i miei suoni. Emozioni filtrate in ‘rete’, dalle parole alla musica, che ho composto durante il mio viaggio in Francia, dove ho conosciuto alcuni degli artisti che hanno collaborato al progetto, mossi unicamente dalla cultura profonda dell’amicizia, e non da quella del “bancomat”» conclude il noto musicista e componente dell’Ars Nova Laurentii, l’Orchestra stabile giovanile della valle telesina, già vincitrice dell’edizione 2015 del Premio Nazionale ‘Anselmo Mattei’, di cui al termine della serata, è stato proiettato un filmato che ne ha ripercorso i momenti più importanti, dal concerto di esordio di gennaio nella storica Congrega della Sanità di S. Lorenzello, a quello più recente nella suggestiva cornice del Castello ducale di Faicchio.

Il sapore del ghiaccio è, dunque, un dono che ci offre delle possibilità, dall’assaporare dagli ‘antichi sapori della nonna’ allo scrutare paesaggi mai esplorati, o a mordersi le labbra quando l’autore si rende conto dei destini mortificati dalle battaglie politiche ormai svanite. E’ un inno alla positività, all’ottimismo, alla nuova estate, alle idee che non muoiono mai. Frammenti di vita, frames congelati in tracce musicali per condividerli nel tempo. L’incontro, promosso dall’Ente Culturale ‘Nicola Vigliotti’ e dall’Orchestra Ars Nova Laurentii, è stato moderato dalla giornalista Laura De Figlio e coordinato dal cerimoniere dell’Ente Vigliotti, Lucio Rubano.

 

redazione