La scuola della pace, raccolti quasi 5mila euro con i concerti di Ughi e Ovadia

Grande successo per l’iniziativa benefica Accademia di S. Sofia, Unisannio e Comunità di S. Egidio

la scuola della pace raccolti quasi 5mila euro con i concerti di ughi e ovadia
Benevento.  

“Successo trascinante ed entusiasmo alle stelle, ieri sera, per il concerto-recital di Moni Ovadia, accompagnato dall’ensemble Rom Arab Beat, Il Magreb incontra i Balcani, settimo appuntamento della Stagione Concertistica 2022, proposta da Accademia di Santa Sofia in sinergia con l’Università degli Studi del Sannio, sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante, con i consulenti scientifici Massimo Squillante, Marcello Rotili e Aglaia McClintock.

Enorme soddisfazione anche per la raccolta fondi realizzata tramite la vendita dei biglietti dei concerti di Ughi e Ovadia, associati all’iniziativa filantropica “La scuola della pace”, progetto della Comunità di Sant'Egidio Benevento, volto ad aiutare concretamente, con soluzioni per l’integrazione e l’inserimento scolastico, i bambini del quartiere cittadino di Santa Maria degli Angeli. La somma complessiva di 4.450 €, ricavata dai due concerti è stata simbolicamente consegnata, in apertura di serata, dal presidente di Accademia Santa Sofia, Salvatore Palladino e dal Rettore di Unisannio, Gerardo Canfora, al responsabile Comunità Sant’Egidio per Benevento, Celestino De Marco, con un grande assegno fac simile. Emozionati i saluti iniziali di Marcella Parziale e Maria Buonaguro presidente Amici dell’Accademia.

E poi una notte speciale, tra musica klezmer, melodie e ritmi mediterranei, sapori balcanici, greci e del Maghreb, per il foltissimo pubblico dell’Auditorium Sant’Agostino di Benevento che, galvanizzato dagli straordinari artisti, gioisce, si commuove, ride, piange, e a stento si trattiene dal ballare sul proprio posto, ma tiene il tempo con tutto il corpo e accompagna battendo le mani gli irresistibili ritmi di ballate e danze popolari affascinanti ed evocative di mondi distanti ma vicinissimi, per le incredibili analogie e coincidenze di origine melodica, ritmica, antropologica, umana, contrappuntate da letture toccanti e da storielle yiddish, esilaranti, argute e sagaci, interpretate come sempre magistralmente dall’unico e inimitabile “saltimbanco sospeso tra cielo e terra” amato da generazioni di appassionati.

L’economista Emiliano Brancaccio che per Ovadia nutre una sincera stima ricambiata, ha preceduto il concerto con una presentazione dal titolo Arte della scienza: omaggio a Moni Ovadia, dove ha preso le mosse da profonde riflessioni di Ovadia sugli uomini e sui mali della modernità per analizzare la natura della guerra moderna.