Un Luca Aquino dal volto inconsueto ha portato Riverberi alla Casa circondariale di Capodimonte.
Le più note e amate canzoni classiche napoletane hanno inaugurato un appuntamento completamente fuori dagli schemi in cui la tromba di Aquino ha incontrato la chitarra di Giacinto Iannace.
Musica classica ma anche l'omaggio a Pino Daniele e poi spazio a chi, tra i detenuti ha voluto esibirsi.
E se il classico napoletano conquista sempre le note di Quando hanno suscitato l'applauso dei detenuti. Un'ovazione avvolgente.
Spazio, poi, anche a chi, tra i detenuti, ha voluto esibirsi.
Ne è stato felice Luca Aquino: "Sono stato bene, sono stati bene. E tra loro in tanti hanno riconosciuto e apprezzato i brani proposti".
"Il progetto indica come ci sia in Luca Aquino una sensibilità rara – ha spiegato Maria Luisa Palma, direttore del penitenziario di Benevento -. Voler far partire il festival Riverberi da qui significa considerare questo luogo parte della società”.
Un momento di magia e musica, tutto merito delle note, della gioia e del soffio di Aquino.
Mariateresa De Lucia