Janua riparte e lo fa con una nuova istallazione che farà incontrare l’arte contemporanea e l’antropologia lasciando agli scatti di Antonio Volpone l'inafferrabilità delle Janare. Riapertura in programma oggi caratterizzata da una nuova installazione che darà spazio a "Una, nessuna, centomila" uno degli appuntamenti di “MAH - Museum at Home” che chiedeva ai visitatori virtuali di prestare un minuto del loro tempo per dare una descrizione della Janara. Il progetto, nato durante lo stop imposto alla cultura per il contenimento del contagio da covid-19, raccontava oggetti e scorci delle nostre abitazioni che potevano entrare a pieno titolo nei Musei. Un modo per sensibilizzare le persone all’importanza dei Beni Immateriali. Un racconto che nell’incontro con le immagini di Antonio Volpone si è fatto arte.
Questa nuova ripartenza sarà caratterizzata, infatti, da un ensemble che affiancherà alle voci della tradizione quelle di giovani donne che vedono nelle Janare delle curatrici esperte di erbe e custodi di antiche memorie.
“JANUA è un Museo, un progetto, che parla delle nostre tradizioni le "Janare". Posso dire di averlo visto nascere e crescere così come le tradizioni della mia terra hanno fatto crescere la mia arte. è difficile dare un volto alle Janare ma è altrettanto difficile raccontare i battenti di Guardia Sanframondi, la spiritualità di Pietrelcina, gli scorci magici di Apice. Talvolta c’è bisogno di Astrazioni e devo ammettere che l’impossibilità di bloccare una tradizione, il suo continuo modificarsi sotto i nostri occhi, mi ha dato una notevole ispirazione aiutandomi a plasmare l’impossibile”. Ha affermato Antonio Volpone, che poi ha concluso “Non potevo non essere vicino ad amici che da sempre cercano di raccontare le nostre memorie. È importante, se non necessario, unire il racconto alle immagini. Parole a volti indefinibili perché, quando si parla di magia, c’è ancora molto che non può essere detto o fatto vedere”.
“Il percorso con Antonio Volpone inizia da lontano, lui riesce ad interpretare bene l’indescrivibilità di alcuni processi. Ancora oggi, infatti, durante le nostre ricerche ci capita di dover spegnere la telecamera. Ce lo chiedono le testimoni della memoria che temono il loro essere paragonate a Janare. Questo ci spinge a fare ricerca alla vecchia maniera, solo con l’aiuto di un registratore” afferma Maria Scarinzi, responsabile mostre JANUA e continua “Credo che le foto di Volpone riescano a far capire questa inafferrabilità del racconto magico, questo fluire della memoria”. Per l’occasione i primi visitatori saranno omaggiati di una opera di Volpone. Una riproduzione fotografica che permetterà di portare a casa “l’inafferrabile” Janara.
Janua riaprirà oggi e rispetterà i seguenti giorni di apertura: mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10.00/13.00 - 16.00/19.00. Le visite guidate continueranno ad essere per un massimo di 7 persone a turno e partiranno ogni ora. Si continueranno a rispettare tutte le norme in materia di prevenzione del covid-19 quali misurazione della temperatura, distanziamento sociale, ingressi contingentati. A tal proposito vi ricordiamo che il sabato e la domenica la prenotazione è obbligatoria.