Anfiteatro di Benevento, il Pd apre il confronto

L'appuntamento in programma per lunedì 6 luglio

Benevento.  

Il gruppo Pd di Benevento ha convocato per lunedì 6 luglio alle ore 17.00 presso la sede del partito in corso Garibaldi un incontro sul tema "La valorizzazione dell'anfiteatro romano di Benevento".  Relazionerà l'architetto Clementina Sarcomanno, interverrà il professore Luigi Iannace dell'Unina2. Chiuderà i lavori il professore Marcello Rotili dell'Unina 2. "L'anfiteatro (dal greco amfi, αμφ? - con due elementi - e teatro, θ?ατρο) è un edificio di forma ellittica usato per spettacoli pubblici. Nell'antichità classica (associato particolarmente all'antica Roma) veniva usato per i giochi gladiatori (chiamati anche munera) e per le venationes, ovvero gli scontri tra gladiatori (o uomini vestiti come essi) e animali (tra cui figuravano tigri, leoni, orsi, coccodrilli, rinoceronti etc.). I tre anfiteatri romani più grandi del mondo in ordine di grandezza sono il Colosseo, l'Anfiteatro di Capua e l'Anfiteatro di El Jem. La differenza esteriore tra un anfiteatro e un teatro romano è che il primo è di forma ellittica mentre il teatro è semicircolare e dotato di una scena sul lato rettilineo. Il nome "anfiteatro" non significa però "doppio teatro", come solitamente ritenuto, quanto piuttosto "spazio destinato agli spettatori che corre attorno all'arena". Come attesta la sua origine etimologica. Il termine ha ascendenza greca; ?μφιθ?ατρον, ovvero "teatro tutt'intorno". Il primo anfiteatro permanente fu quello di Pompei, costruito nel 70 a.C.. Il primo anfiteatro permanente in Roma fu l'anfiteatro di Statilio Tauro, eretto nel 29 a.C. L'anfiteatro romano di Benevento risale al I secolo d.C., all'epoca dell'imperatore Nerone. Sorse nei pressi del ponte Leproso, ingresso della via Appia in città. I resti del grande edificio furono scoperti casualmente nel 1985; nel 1997 furono rimessi in luce alcuni dei muri radiali che sostenevano la cavea e uno dei muri anulari. Gli scavi archeologici, iniziati nel 1998, sono attualmente interrotti. Purtroppo su parte dell'antica struttura è stata costruita la stazione di Benevento Appia. Le dimensioni dell' anfiteatro sono state stimate in 160 metri di lunghezza e 130 metri di larghezza. I teatri ed anfiteatri costruiti durante l’ espansione dell’impero romano sono tra i più preziosi e spettacolari esempi di bene artistico architettonico dei paesi mediterranei. L' esperienza dei costruttori e dei progettisti di duemila anni fa, fece sì che si sperimentassero tecniche e sistemi efficaci, affinché il pubblico riuscisse a comprendere perfettamente i dialoghi e le voci proveniente dallo spazio situato sul palcoscenico. Gli architetti romani appresero che le caratteristiche acustiche di questi luoghi erano fortemente influenzate dai materiali costruttivi, dall’angolazione, dalla pendenza e dalla disposizione delle gradinate, nonché dall’altezza del palcoscenico. Per molto tempo si è pensato che il tono di voce degli attori fosse dovuto alle maschere che indossavano, ma esse non avevano alcuna capacità di amplificare la voce, in quanto davano solo espressione al viso e servivano a far capire, anche a quegli spettatori che erano seduti nella cavea nei posti più distanti dalla scena, il personaggio che in quel momento veniva rappresentato. Se il pubblico taceva o ascoltava con attenzione una rappresentazione teatrale, ciò era dovuto alla capacità dell’attore di “domare” e coinvolgere gli spettatori.

Redazione