Approvato il progetto di riordino delle collezioni e delle attività di carattere culturale del Museo del Sannio proposto dal professor Marcello Rotili, Direttore scientifico dell’Istituto culturale di piazza Giacomo Matteotti. Dal Presidente della Provincia, Antonio Di Maria, via libera al progetto dal titolo: “Per i 150 anni del Museo del Sannio (1873-2023): una nuova immagine per un grande centro di cultura”.
"Il progetto - viene evidenziato in una nota dell'Ente provinciale - redatto da Rotili a circa novanta giorni dal conferimento dell’incarico da parte di Di Maria il 6 novembre 2020, si articola in più punti e si sostanzia con le indicazioni di promuovere nel Museo due Macrosezioni: Archeologica e Tardo medioevo ed età moderna. La Macrosezione Archeologica è suddivisa, a sua volta, in quattro Sezioni: Preistoria, Protostoria, Sanniti; Archeologia e arte dell’età classica; Sezione egizia e Sezione longobarda. Invece sono cinque le Sezioni della Macrosezione Tardo medioevo ed età moderna: Sezione d’arte medievale; Pinacoteca; Medagliere e Sezione numismatica; Gabinetto dei Disegni e Stampe; Sezione storica nella Rocca dei Rettori".
"In tal modo il museo - ha scritto il Direttore Rotili - assumerà un assetto nuovo in vista del compimento dei suoi 150 anni di esistenza. I manufatti esposti e quelli ora custoditi nel deposito che dovranno essere inseriti nel percorso di visita renderanno l’immagine di un istituto molto ricco che ad un anno dall’inaugurazione del 3 ottobre 1964 ad opera dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Gui, venne classificato fra i “Musei Grandi” d’Italia con Decreto ministeriale del 15 settembre 1965. L’inventario redatto nel 1964-’65, quando non ne esisteva uno, venne sostituito da un inventario nuovo, impiantato nel 1990".
Il riordino comporterà la movimentazione di parte dei manufatti esposti e di quelli attualmente custoditi nel deposito: sarà modificata la composizione di numerose vetrine, ne verranno realizzate diverse e alcune saranno recuperate dal deposito.
Rotili precisa che "si tratta, in quest’ultimo caso, di strutture espositive che, in seguito al riordino effettuato fra il 1959 e il 1962, ospitavano monete, medaglie e altri oggetti. Il reinserimento di tanti manufatti nel percorso di visita contribuirà a rendere l’immagine di un Istituto molto ricco. Fra l’altro è prevista la completa riorganizzazione della Sezione egizia ubicata al piano terra del Palazzo del Governo; si tratta di una sezione molto importante, considerata l’eccezionalità del patrimonio di sculture isiache che vi sono esposte, risalenti all’ultima fase dell’arte faraonica sviluppatasi nella valle del Nilo. Sotto questo punto di vista Benevento detiene la raccolta di manufatti scolpiti (parte in Egitto, parte a Benevento) più significativa d’Italia, comparabile solo in parte con quella dei manufatti dello stesso tipo rinvenuti a Roma".
Prevista, infine, la ricollocazione della "ceramica prodotta nel comprensorio di Cerreto Sannita-San Lorenzello e dei busti in bronzo attualmente collocati nel deposito e in altri locali del Museo; il restauro di alcuni importanti manufatti metallici, in stucco, lapidei e la messa in sicurezza/sanificazione della cosiddetta Terrazza dei Leoni; l’adeguamento della Sala conferenze agli standard più moderni così come l’adeguamento dell’Auditorium. Il Direttore ha programmato di riorganizzare le Sale in cui tenere le mostre di interesse nazionale e/o internazionale. La riorganizzazione delle raccolte e dell’esposizione si accompagnerà alla predisposizione di un fitto programma scientifico".
A tal proposito sono state programmate ricerche in convenzione con "Università, Musei ed altri Enti di ricerca; in particolare quelle con l’Università L’Orientale di Napoli per lo studio dei culti isiaci e la sistemazione delle numerose sculture egizie rinvenute a Benevento; Museo Diocesano di Benevento (Direttore, prof. Mons. Mario Iadanza); Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” per lo studio di monumenti e scavi inerenti Sant’Ilario a Port’Aurea, l’area antistante la chiesa di Santa Sofia, la Rocca dei Rettori, le circa 1000 epigrafi rinvenute a Benevento e nel territorio della Provincia. Rotili ha quindi elencato altri progetti di cooperazione col CSL Centro Studi Longobardi di Milano con sede nel Museo Bagatti Valsecchi, di Milano, Brescia e Varese; con l’Università di Helsinki per la realizzazione del CEB, Corpus Epigraphicum Beneventanum".
Il Direttore Rotili poi ha riservato attenzione alle "Celebrazioni dantesche in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021); al Progetto di ricerca dedicato all’Iseo, a Iside, Domiziano e ai culti egiziani praticati a Benevento nonchè alla nuova organizzazione del relativo Museo; alla mostra Dall’Europa del Nord a Benevento: etnogenesi, migrazioni e identità dei Longobardi; alla della mostra: Un maestro della pittura del Novecento: Nicola Ciletti; al Seminario sul tema: L’Archeologia Sacra in Italia; al Ciclo di conferenze del Professor Felice Casucci, dal Professor Giuseppe Acocella ed altri; alle Conversazioni sulla storia di Benevento e del Sannio; ai Concerti in Collaborazioni con l’Accademia di Santa Sofia; ai Concerti e Attività di ricerca in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento".
Dall'Ente viene inoltre precisato che "il progetto scientifico verrà organizzato e cogestito unitamente alla società Sannio Europa che cura, tra l'altro, diverse Aree Museali e la promozione dell'intera filiera dei siti e delle strutture dedicate alle attività culturali e scientifiche".