"Benevento nei disegni dei notai": disponibile opera di Mauta

L'interessante lavoro racconta la città attraverso gli atti dei notai

benevento nei disegni dei notai disponibile opera di mauta
Benevento.  

L’Archivio di Stato di Benevento e Arte Litteram sono lieti di comunicare che da oggi la pubblicazione di Luigi Mauta “BENEVENTO NEI DISEGNI DEI NOTAI (SEC. XVII – XIX)” è disponibile online sul sito dell’Istituto (http://archiviodistatobenevento.beniculturali.it/index.php?it/21/news/62/benevento-nei-disegni-dei-notai-secoli-xvii-xix-on-line).

L’opera, volume III della collana “I quaderni dell’Archivio di Stato di Benevento”, è il risultato dello studio e della descrizione degli atti dei notai beneventani, con i loro disegni allegati, relativi esclusivamente agli immobili della città di Benevento danneggiati dai terremoti del 1688 e del 1702 fino alla vigilia dell’Unità d’Italia, passando per il dominio francese e il ritorno del papa re, con frazionamenti, distruzioni, ristrutturazioni, cambiamenti nelle destinazioni d’uso degli ambienti.

Le schede, integrate dalla riproduzione digitale del disegno sono accessibili tramite una mappa interattiva che ricostruisce le singole proprietà all’interno dei confini delle parrocchie in cui – sulla base del decreto dell’arcivescovo Orsini del 1688 – era suddivisa la città moderna entro le sue mura.

“Abbiamo scelto di pubblicare online sul nostro sito - spiega il direttore Fiorentino Alaia - questo importante lavoro svolto su documenti di non facile interpretazione che l’autore ha saputo ricercare e interpretare offrendo ai ricercatori un repertorio completo di tutta la documentazione notarile inerente alle strutture ecclesiastiche, siano esse chiese, conventi e monasteri unitamente ai palazzi gentilizi della città di Benevento. Questa nuova chiave di ricerca dei documenti per lo studio dell’architettura urbana di Benevento va ad aggiungersi gli strumenti di studio che l’Archivio di Stato di Benevento mette a disposizione dei ricercatori per districarsi nel vasto labirinto di carte che custodisce”.

“Il fondo dei Notai – prosegue l’autore Luigi Mauta - costituisce il primo nucleo intorno a cui si forma l’Archivio del capoluogo, sicuramente è un fondo affascinante perché costituito di storie che partono dal basso, di persone comuni accanto alla grande storia, alle grandi famiglie locali beneventane (Pacca, Capobianco, De Simone, Morra, Vitelli, Recupito Ascolese, Bosco Lucarelli, Aquila solo per citarne alcune…) o a rappresentanti di celebri enti ecclesiastici locali (per esempio il Capitolo metropolitano, il monastero di San Vittorino o il convento di San Domenico). Riversare online un lavoro così complesso è una scelta importante e significativa perché ogni giorno tutta questa ricchezza documentale rischia sempre di essere dimenticata. Per fortuna il digitale ha dato la possibilità di poter rendere questo lavoro interattivo e con l’accesso online chiunque potrà individuare le singole proprietà all’interno delle mura pontificie della vecchia città di Benevento e comprenderne l’identità storica, architettonica e sociale”.