Si inaugura domenica Disvelamento [unveil] la doppia personale di Rossella Di Micco e Sara Cancellieri, in occasione dell'apertura del nuovo spazio espositivo Terielli casagalleria di Taryn Ferrentino a Cautano.
“L’idea - si legge nelle note che annunciano l'evento - nasce dall’incontro di tre donne: le artiste Sara Cancellieri e Rossella di Micco e la loro musa ispiratrice Tecla, performer per la congiuntura. Nelle opere di Sara e Rossella ci troviamo spesso di fronte al corpo femminile, rappresentato in modo diverso, con la stessa intensità. In questa occasione il lavoro delle due artiste si è intrecciato, a tratti sovrapposto, facendo cedere a entrambe un po’ della propria espressività per generare qualcosa che è più del semplice accostamento delle loro opere. Se l’imponente corporeità che abitualmente colma gli acquerelli di Sara la ritroviamo questa volta alleggerita e rarefatta, la lieve figura che popola l’immaginario fiabesco delle fotografie di Rossella si manifesta ora in fattezze più composte.
La figura di Tecla in kimono si fa artefice della contaminazione: vestendo panni di geisha si tramuta, come vuole il significato letterale del termine, in “colei che si dedica alle arti”. Lo fa incarnando leggerezza e misura sia nelle opere che nella performance che completa l’evento. Più che rimandare alla cultura giapponese il kimono assume qui il ruolo di un mantello magico che come in un gioco di prestigio riesce a ingannare la realtà, disvelandone la parte più intima. Diviene così possibile duplicare il corpo per rivelarne l’anima, farlo apparire ieratico e solenne per mostrarne la spiritualità, denudarlo per esibirne il pensiero, farlo evaporare in una nuvola di fumo per sostenerne la leggerezza. Il kimono è una doppia pelle che anzichè coprire svela, permette l’affioramento della componente più profonda: quella porzione di emozione, commozione, inquietudine, confusione che forma tutta parte del corpo anche se invisibile. Interno e superficie come trama e ordito tessuti assieme in un unico filo vermiglio. Compiuto il disvelamento carne e spirito stanno. Indivisi e irriducibili, parti di un unico tutto che è il corpo.
“Terielli è un progetto di casa-galleria, home gallery nell’espressione anglosassone che designa spazi per l’arte realizzati all’interno di abitazioni private. E' quindi prima di ogni cosa una casa, quella di due architetti, in un piccolo centro dell’Appennino”. Così Taryn Ferrentino descrive l'idea del suo spazio "Concepire la casa come galleria è infatti un modo per curarla, farla partecipare delle nostre passioni, renderla cosa viva. Diversamente lasciarla immobile, ferma nel tempo in cui l’abbiamo concepita, la renderebbe progressivamente altro da noi. E' per questo che gli ambienti della nostra casa sono concepiti per accogliere la trasformazione: pareti bianche, arredi minimi, spazio fluido tra interno ed esterno: fra il dentro di pochi oggetti scelti, densi di stratificazioni sentimentali, e il fuori della campagna, vitale di abbondanza. Non ci sono ambienti esclusi salotti impediti e repliche di cucine, lo spazio è intero.
Con pari logica la casa è galleria e la galleria è casa. Le opere trovano posto laddove l’artista lo ritenga più adatto, l’uso abituale delle stanze rimane invariato, gli ospiti girano liberamente, non ci sono ambienti privati. I confini si mescolano, la vita di tutti i giorni attraversa le opere e l’arte invade il quotidiano, amici e ospiti della galleria si confondono generando nuovi nessi, abitanti della casa e artisti si confrontano, il mezzo è lo spazio... e l’arte.”
redazione