Piano di gestione Unesco, riunito il tavolo tecnico locale

Si tratta dell’aggiornamento e della revisione del Piano di Gestione Integrata del sito Unesco

Benevento.  

L’assessore alla Cultura e all’Unesco, Rossella Del Prete, dando seguito a quanto deliberato lo scorso 6 luglio a Spoleto nella seduta del Consiglio di Amministrazione dell’associazione Italia Langobardorum comunica che "si è riunito, presso l’Ufficio Unesco e Promozione del Patrimonio Culturale, il primo tavolo tecnico locale per l’aggiornamento e la revisione del Piano di Gestione Integrata del sito Unesco. Com’è noto, il Comune di Benevento aderisce dal 2008, quale socio fondatore, all’associazione Italia Langobardorum, condividendone scopi ed attività che, per il biennio 2019-21, saranno condotte sotto la presidenza del Comune di Brescia e la vice presidenza del Comune di Benevento. Quest’ultimo, nell’ultimo biennio, ha intensificato le azioni rivolte alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza del Sito "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)" e di alcune altre importanti occasioni di networking. L’associazione - prosegue la nota - impegnata sin dalla sua istituzione nell’avviare, coordinare e monitorare le azioni di rete relative alla valorizzazione, promozione e sensibilizzazione del sito Unesco, è la struttura che gestisce il sito “I Longobardi in Italia. Luoghi del potere (568-774 d.C.)” (in cui rientra anche la nostra Chiesa di Santa Sofia) ed è l’unico soggetto titolato a fruire delle misure finanziarie previste dalla Legge 20 febbraio 2006 n. 77, destinate alla tutela, gestione, fruizione e valorizzazione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale inseriti nella Lista dei siti posti sotto la tutela dell’Unesco". Ed in merito l'assessore Del Prete spiega: “Grazie ai vari progetti finanziati negli anni dalla Legge 77, anche la città di Benevento ha usufruito di fondi destinati per lo più a viaggi d’istruzione scolastica, alla produzione di materiale divulgativo, scientifico e didattico, all’organizzazione di workshop, convegni e cicli di seminari, all’allestimento di mostre (la più recente è quella realizzata presso il Museo Diocesano di Benevento quale azione della più ampia mostra itinerante “Longobardi in Vetrina”), alla promozione turistica presso Borse e Fiere del Turismo. I lavori, avviati in questo mese di ottobre, con diversi tavoli tecnici promossi in ciascuno dei sette Comuni coinvolti nella candidatura seriale sui Longobardi, sono oggi funzionali al buon esito di un nuovo, importante e necessario progetto di revisione del Piano di Gestione del sito UNESCO. L’attività comprenderà anche ricerche di materiale e dati utili alla realizzazione del monitoraggio e alla valutazione dei risultati, gestendo in cooperazione con i singoli siti i vari tavoli di lavoro e workshop allo scopo di aumentare numericamente e qualitativamente la partecipazione locale”. Ed ancora, viene precisato: "L’associazione si avvarrà del supporto tecnico della Fondazione Links, che è oggi un punto di riferimento internazionale per le tematiche Unesco (in partnership con il Politecnico di Torino), grazie al lavoro di ricerca svolto negli anni a sostegno delle candidature di siti alla WORLD Heritage List. Al primo tavolo tecnico beneventano, convocato dall’Ufficio Unesco e Promozione del Patrimonio Culturale del Comune di Benevento, hanno partecipato, oltre all’assessore alla Cultura, i referenti dell’Ufficio, il tecnico di riferimento per il Comune di Benevento Pasquale Palmieri, il facilitatore di progetto Luigi Salierno e le due referenti della Fondazione Links, Martina Ramella e Francesca Bruno. Seguiranno diversi altri incontri di approfondimento con i vari attori del territorio: dalle istituzioni alle scuole, alle associazioni di categoria e alle associazioni culturali". 

“La redazione di un Piano di Gestione Integrata, soprattutto nella sua fase di revisione, a quasi dieci anni di distanza, non potrà prescindere dall’ascolto delle varie istanze provenienti dai tanti stakeholder – conclude l’assessore Del Prete -. La popolazione, le associazioni e i portatori di interesse locali potranno in questo modo contribuire a fornire una visione ampia e condivisa del territorio, da gestire ed elaborare con nuove e più adeguate professionalità”.