Per Benevento, essere citata da Dante nella Divina Commedia, è sempre stato motivo di orgoglio e di vanto. Ciò avviene nel terzo canto del Purgatorio, quando il poeta incontra Manfredi di Svevia, che qui morì nella battaglia del 1266. Il motivo che induce Manfredi a fermare Dante è di chiedergli il favore di andare da sua figlia Costanza, quando rientrerà tra i mortali, per dirgli di pregare per lui, perché grazie alle preghiere dei vivi, per chi è nel purgatorio il tempo di permanenza si abbrevia.
Nonostante il ricordo dantesco, di Costanza di Svevia, i libri di storia parlano poco. Eppure ebbe un ruolo storico importantissimo, negli avvenimenti italiani successivi, e fu anche una donna di grande spessore e fascino. A lei è dedicata una serata, organizzata dall’Inner Wheel, in collaborazione con l’Archeoclub di Benevento, che si terrà il prossimo 15 maggio, alle 18:30, nell’Hotel President.
Verrà per la prima volta rappresentato una pièce teatrale, scritta da Francesco Morante, dal titolo “Costanza, la figlia di Manfredi”. Si tratta di un’intervista impossibile, nella quale la regina di Sicilia e di Aragona, racconterà di sé, della sua storia, della riconquista del regno paterno e del mistero del sepolcro di suo padre Manfredi. A interpretare Costanza ci sarà Milena Di Rubbo, mentre la parte del narratore è affidata a Giuseppe Patrevita. La rappresentazione sarà accompagnata da musiche coeve, eseguite da un quintetto di archi formato da Dina Caliro, Umberto Camerlengo, Emilio Compare, Giuseppe Morante ed Emilio Mottola.
Per introdurre la realtà storica del tempo, domani alle 17:30, presso il salone del Cesvob, nel Palazzo del Volontario al Viale Mellusi, Francesco Morante terrà una breve prolusione su Costanza di Svevia, nell’ambito dell’assemblea ordinaria dei soci dell’Archeoclub, che sarà aperta a tutti e alla quale si potrà liberamente partecipare. Si sottolinea che anche l’incontro del 15 maggio, all’Hotel President, è gratuito e aperto a chiunque voglia partecipare a questa serata di teatro, storia e musica.