Rizzo e De Santis in Ce penza mammà

Venerdì al Teatro Massimo la divertentissima commedia

Benevento.  

Venerdì (15 marzo) alle 20.45, al Teatro Massimo di Benevento nuovo appuntamento per la Stagione di Teatro Pubblico Campano. Ar.Te.Te.Ca - Teatro Bracco presenta Giacomo Rizzo e Caterina De Santis in Ce penza mammà di Gaetano Di Maio, con la Compagnia Stabile del Teatro Bracco: Emanuela Giordano, Andreina Raucci, Gugklielmo Capasso, Carola Santopaolo, Maria Russo, Gianpietro Ranneo, Andrea Facciuti con Daniela Cenciotti, Salvatore Esposito e la partecipazione di Corrado Taranto. Scene Marco Comune - Laboratorio SACS, costumi Sartoria Maria Pennacchio, assistente alla regia Alessia Sanchez, regia Giacomo Rizzo.

"Ritorna la straordinaria interpretazione di Giacomo Rizzo nel personaggio di Bernardino che tanti successi ha raccolto nelle tante edizioni precedenti, incominciando dal 1990 con la grande Luisa Conte e poi ancora con Rosalia Maggio; per questa edizione Giacomo Rizzo sarà affiancato dalla bravissima Caterina De Santis continuando il sodalizio artistico che li vede protagonisti, da tre stagioni, con straripante successo.

Gli attori della Compagnia Stabile del teatro Bracco hanno raggiunto, grazie alla direzione di Giacomo Rizzo, un affiatamento e uno spessore di ottimo livello artistico e tutta la commedia è un susseguirsi di esilarante divertimento di gag per irresistibili risate del pubblico, da lagrime agli occhi.

Una storia anche di profondi sentimenti umani ma raccontati con apparente leggerezza che nulla toglie allo spessore di una delle più belle commedie scritte da Gaetano Di Maio. La scomparsa prematura di mammà in giovane età, lascia soli quattro figli. Margherita è la più grande e con mammà morta ci parla tutte le notti.

Dall’altro mondo le dà consigli, le dice quello che deve fare e le raccomanda di prendersi cura della famiglia. Geppino è pieno di debiti fino al collo, motivo dei continui litigi con la moglie Giannina e l’invadente e focosa suocera Rachele.
Bernardino, il figlio “nu poc abbunat”, non può rischiare di essere chiuso in un ospizio. La casa è un viavai di personaggi bizzarri e indiscreti come la pettegola vicina di casa Titina e il fioraio ipocondriaco.
Ma il fantasma di mammà sembra tornare dal passato e materializzarsi in Lauretta figlia illegittima di Geppino, che a mammà è tale e quale. Due gocce d’acqua!
Dal momento in cui si insinua nella casa paterna insieme al fidanzato Agostino creerà alla famiglia non poche difficoltà.
A ingarbugliare ancora di più il racconto scenico si presenta la figura di Armando Pastore, amore giovanile di Margherita, ormai diventato prete.
Margherita con immenso amore e obbedendo agli ordini della defunta mammà, sarà il capro espiatorio per cercare di risolvere i problemi di tutti, ma, alla fine dei suoi tanti sacrifici, seguirà un amara verità".