In mostra "Donne" che parlano con le mani

Taglio del nastro, ad Arcos per l'esposizione di Vishka e Amir Sabet Azar

Benevento.  

“La mostra che inauguriamo stasera dà il via alla programmazione 2019 di Arcos che è davvero ricca. Dal 2013 sto lavorando sulle emergenze trascurate del territorio, della Campania. Le avanguardie che per motivi di mercato e moda sono state sottese ma, contemporaneamente, non mi sottraggo nell'affrontare la geografia dell'arte a livello internazionale e nazionale. La mostra di stasera risponde a questa logica”.

Ferdinando Creta, direttore artistico del museo di arte contemporanea Arcos di Benevento presenta così la mostra “Donne” dei fratelli Vishka e Amir Sabet Azar.

“Sono due giovani persiani che per una residenza d'artista si sono trovati nel Sannio: a Buonalbergo. Così li ho conosciuti e ho capito che non solo sono due artisti tecnicamente bravi ma affrontano una tematica complessa, difficile, di tipo sociale e storico. Partono dalla condizione femminile che hanno conosciuto nel loro territorio per poi sviluppare tutto lo stato di questa condizione a livello internazionale. Studiano la donna in tutte le sue espressioni. Non solo nella sua condizione esteriore e fisica quanto per quello che la donna può ma non sprigiona, dovrebbe e non fa. Da qui nasce il titolo Donne, dalla lettura di queste opere e dal dato che accompagna l'esposizione: il linguaggio delle mani”.

E' questa la chiave di lettura per spiare nell'universo dei due artisti che sfumano le emozioni dell'individuo sulle grandi opere in mostra. Dolore, angoscia, attesa, sensualità. Un mondo di espressioni lungo i corridoi del museo beneventano. Sarà possibile osservare le opere fino al 24 febbraio prossimo (martedì / domenica dalle ore 9 alle 13, e dalle ore 15 alle 18,30, lunedì chiuso).

Al vernissage erano presenti: Michelantonio Panarese, Sindaco di Buonalbergo, anche in rappresentanza di Antonio Di Maria, Presidente della Provincia di Benevento; l’assessore comunale di Benevento Rossella Del Prete; il maestro Peppe Leone.

La mostra nasce dalla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Buonalbergo, comune nel quale Vishka e Amir sono ospitati in una residenza d’artista grazie anche alla signora Scrocco. Una Buonalbergo che sembra habitat ideale per realizzare le loro opere e dove nel secolo scorso già un’altra artista straniera (rumena) dipinse donne: Virginia Tomescu Scrocco, alla quale questa mostra, tra l’altro, vuole essere un omaggio.

All'appuntamento il Sindaco di Buonalbergo ha illustrato la programmazione del proprio Comune per l’accoglienza degli artisti e per la salvaguardia delle tradizioni culturali. L’assessore Del Prete ha sottolineato l’impegno che le Istituzioni debbono riservare alle politiche per la crescita della sensibilità verso culturale da parte della società civile.