Una originale biografia del grande pittore Gioacchino Toma. E’ il libro di Alberico Bojano appena pubblicato a Napoli da Guida Editori in un elegante grande formato, corredato da oltre 70 immagini che offrono una visione solida della sua produzione artistica.
Il racconto della vita dell’artista non si limita solo alle opere, ma ne coglie la psicologia e l’umana gentilezza che segnò un uomo che fu combattente garibaldino, incompreso pittore e professore nell’Accademia di Belle Arti.
Intitolato “Gioacchino Toma sorvegliato politico tra artisti, sotterfugi e nobiltà”, il libro viene ora presentato a Benevento nel corso di un incontro che sarà moderato dalla giornalista Elide Apice, e che vedrà gli interventi di Giuseppe Castrillo, studioso di civiltà letterarie e specialista in comparativismo nella letteratura e dello scrittore Roberto Perrotti, direttore artistico del Festival dell’Erranza.
A metà strada tra il saggio storico e il libro d’arte, il volume descrive il passaggio di Toma dalla natia Galatina, nel Salento, alla Napoli che si stava adattando non senza difficoltà alla trasformazione da capitale borbonica a periferia del regno sabaudo.
Dopo l’arresto a 20 anni, il confino politico vissuto tra Piedimonte e San Gregorio Matese, e la breve parentesi che lo vide combattere in camicia rossa nella battaglia del Volturno, Alberico Bojano mette in rilievo il rapporto di Gioacchino Toma con il clima culturale di una Napoli che, dopo l’unità, cambia decisamente pelle. Nella capitale, che non può più fregiarsi di questo titolo, si vanno affermando, sul piano artistico, Michetti, Mancini, Cammarano e altri sotto la dominante personalità di Domenico Morelli, con cui Toma avrà un contrastato rapporto.
Difatti nel libro viene rimarcato come le opere prodotte negli anni della maturità a Napoli, consolidarono una solitaria autonomia stilistica che rese Gioacchino Toma libero da qualsiasi etichetta di scuola, facendolo diventare uno dei maggiori pittori dell’Ottocento italiano.
Lontana dal cliché dell’artista romantico ottocentesco, questa inusuale biografia di Toma è invece uno spaccato denso di psiche, amore e sofferenza, svelato dalla forza empatica dei suoi dipinti.
Una storia esemplare, che spinge a ragionare sui successi nel mondo dell’arte. A riflettere su cosa sia arte e come, sui suoi successi, possano a volte influire le simpatie politiche degli artisti.
L’evento di presentazione del libro, cui parteciperà l’autore che è di origini beneventane, è promosso dall’Associazione Culture e Letture ed è patrocinato dal Festival dell’Erranza e si terrà il prossimo 4 maggio 2018 alle ore 18,00 nella Libreria Masone Alisei in viale dei Rettori a Benevento.
Redazione Bn