Rampone: «Dono i libri di mio padre alla Biblioteca sannita»

Un fondo di oltre 4.500 volumi ospitati nella Mellusi

Benevento.  

Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha ricevuto stamani alla Rocca dei Rettori Salvatore Rampone, discendente diretto dell'omonimo patriota garibaldino che il 3 settembre 1860 destituì l'ultimo Rettore pontificio della Città e diede di fatto il via libera alla istituzione della Provincia da parte di Giuseppe Garibaldi. Salvatore Rampone ha rappresentato al Presidente Ricci la volontà di donare alla Biblioteca Provinciale “Antonio Mellusi” i libri appartenuti a suo padre, Guido, ispettore scolastico, saggista, scrittore e poeta, recentemente scomparso. Si tratta di un fondo di oltre 4.500 volumi di filosofia, storia, letteratura, sociologia, pedagogia, economia che hanno accompagnato per una vita gli studi e l'opera di una delle personalità più eminenti che il Sannio abbia mai potuto vantare.

«Il Presidente della Provincia ha accolto con entusiasmo la proposta presentata da Salvatore Rampone ed ha ringraziato vivamente la Famiglia Rampone per aver pensato alla Provincia di Benevento e alla Biblioteca “Mellusi” per dare sistemazione al patrimonio di Guido - si legge nella nota stampa diffusa dalla Rocca dei Rettori - . Ricci ha immediatamente dato disposizioni alla dirigente del settore cultura Pierina Martinelli affinché siano predisposti tutti gli atti necessari all'accettazione della donazione. Il presidente, sottolineando come la donazione in un certo modo leghi il nome dei Rampone a quello di un altro illustre sannita, quell'Antonio Mellusi, avvocato, deputato, saggista, poeta che tanta parte ebbe nella storia sannita in epoca post-unitaria, ha dichiarato di ritenere la proposta dei Rampone comne un attestato di fiducia e di apprezzamento nel lavoro portato avanti in questi dalla Biblioteca Provinciale e dalla stessa Provincia in materia di tutela dei beni culturali. Ricci infine ha dato assicurazioni sul fatto che massima cura sarà posta per dare il più ampio risalto alla donazione dei Rampone».

Redazione