Il racconto degli internati e dei reduci, del loro calvario, delle loro speranze, del loro tormentato tragitto verso la normalità.
“Il dono della libertà. Storia e storie di prigionieri” (edizioni Aesse Grafica – 2017): è il titolo dell’ultimo libro del giornalista beneventano Bruno Menna. L’opera narra la storia e le storie dei prigionieri della seconda guerra mondiale ed è stato presentato al Comune di Sant’Agata de’ Goti.
La storia e le storie dei prigionieri della seconda guerra mondiale ricostruite grazie a testimonianze dirette, le lettere ed i giornali degli anni che vanno dal 1943, l’anno dell’armistizio, al 1948, l’anno delle prime elezioni politiche.
Parla di questo “Il dono della libertà”, il libro di Bruno Menna protagonista oggi nella splendida cornice del chiostro di Palazzo San Francesco di un nuovo appuntamento con “Incontri con gli Autori”, la rassegna promossa ed organizzata dall’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti guidata dal sindaco Carmine Valentino.
“Con il libro di Bruno Menna e dopo l’incontro di venerdì scorso con Carmine Madeo e don Mimmo Battaglia - afferma Giannetta Fusco, consigliere comunale con delega alla Cultura di Sant'Agata - prosegue la nostra rassegna estiva di Incontri con gli Autori. Un format nel quale la nostra amministrazione comunale crede e che non vuole rappresentare una mera attività promozionale, bensì un momento di arricchimento attraverso lo scambio di pensieri, riflessioni ed esperienze personali. Con la presentazione de Il dono della libertà avremo un parterre di ospiti importanti e il chiostro della nostra residenza comunale rappresenta sicuramente la cornice più adatta per questo incontro”.
All’incontro con l’autore prendono parte Franco Buononato, capo redazione Mattino; Pierluigi Melillo, direttore Ottochannel; Norma Pedicini, dirigente scolastico; Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de’ Goti e Giannetta Fusco, consigliere comunale con delega alla Cultura, Promozione e Valorizzazione del Centro Storico, Protezione Civile. Modera il giornalista Vincenzo De Rosa.