Dopo aver incantato la città, per i giovani musicisti del Conservatorio 'Nicola Sala', l'attesa è tutta per l'appuntamento romano.
Gran successo per l’esecuzione del Requiem K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart per soli, coro e orchestra che ieri sera ha convinto un'affollatissima cattedrale. Ora, l'appuntamento, inserito nei 'Concerti di Primavera', viaggia verso la Capitale dove sarà in scena domani sera alle 21 presso l’Auditorium della Conciliazione.
Duecentodieci gli esecutori impegnati, tra coro e orchestra, nella realizzazione del capolavoro mozartiano, ultima opera - incompiuta - scritta dal genio di Salisburgo, con la direzione del M° Gabriele Bonolis, docente presso l’istituto di Alta Formazione Musicale sannita.
«Un team di docenti - ha spiegato il direttore Giuseppe Ilario - ha organizzato un lungo lavoro con gli studenti del Conservatorio, con percorsi formativi sistematici, strutturati in una sorta di proficuo laboratorio di produzione, incentrato su questa monumentale pagina del repertorio sinfonico-corale, ricca di profonda intimità e pervasa da struggenti sentimenti».
La Messa da Requiem eseguita dall’Orchestra Sinfonica del “Nicola Sala” di Benevento, è stata guidata dal M° Gabriele Bonolis, con i solisti: soprano- Angela Nisi, mezzosoprano- Chiara Chialli (docente di canto presso l’Ateneo sannita), tenore- Carlo Putelli, basso- Federico Benetti.
La compagine corale del Conservatorio beneventano, preparata e guidata dal M° Adriana Accardo, dal M° Antonio Caporaso e dal M° Rossella Vendemia - tutti titolari di cattedra presso il “Nicola Sala” - è stata affiancata dal Coro “Goffredo Petrassi” di Roma, diretto dal M° Stefano Cucci e dal M° Fabio Silvestro, e dal Coro dauno “U. Giordano”di Foggia, diretto dal M° Luciano Fiore, anch’egli docente presso l’Istituzione sannita.
«Ancora una volta - ha sottolineato il presidente Caterina Meglio - il Conservatorio di musica di Benevento si presenta come una fucina di attività di produzione, che si configura in due aspetti di enorme rilevanza: la dimensione della ricerca artistica continua, dello studio, dell’approfondimento che coinvolge studenti e docenti in un sinergico rapporto di scambio creativo, e la proiezione sul territorio, nel segno di un forte e costante impegno culturale che valorizza l’intera comunità».
madel