2 attori, 4 sketch, 8 personaggi diversi, 16 colpi di scena, 32 gag, 64 risate assicurate. Una progressione aritmetica? No, una progressione comica, che parte da lontano, da Dio, per arrivare ai giorni nostri e snidare attraverso la risata alcuni dei mali che abitano la nostra italica cultura.
E' lo spettacolo L’importanza di non essere juventini in programmazione martedì 27 dicembre alle ore 21, a chiusura della Stagione Teatrale Cilindro Nero, presso l’Auditorium Cilindro Nero di San Giorgio del Sannio.
E allora cosa c’entra il calcio e gli Juventini? C’entra sempre, anche quando si parla di altro, anche quando si toccano problemi più importanti, perché in Italia, che lo vogliate o meno, tutto parte e tutto torna al calcio: è lo specchio dove si riflettono amplificati i nostri difetti. Ed è proprio attraverso un divertente gioco di riflessi tra palco, calcio e realtà, con ironia e tra tante risate che ci sarà un esilarante viaggio nell’Italia di oggi.
L'importanza di non essere juventini, uno spettacolo ideato dal duo comico Angelo Sateriale e Fulvio Maura con la collaborazione dei coautori beneventani Alfonso Biondi di Lercio e il talentuoso Valerio Vestoso.
Un testo comico-satirico che partendo da Roma, sede operativa della compagnia, ha avuto la possibilità di essere rappresentato, con ottimi consensi di pubblico e di critica, anche in altre città importanti come Napoli, Firenze, Reggio Calabria, Foggia, Salerno, Perugia, Brindisi e Benevento. Nonostante il titolo che può sembrare divisorio e settoriale, la commedia è per tutti. Il calcio in questo spettacolo diviene un pretesto per parlare della cultura, dei vizi e delle brutture della nostra nazione, perché il calcio in Italia parla dell’Italia, è la nostra metafora, è la nostra rappresentazione, una rappresentazione pura, dove si scorgono distillati tutti i nostri pregi ed i nostri difetti. L'importanza di non essere Juventini, un viaggio tutto italiano all'insegna della sportiva e drammatica comicità.