“Non sono rimasto impietrito. Ho afferrato la pistola del rapinatore e ho cercato di disarmarlo. Non ci sono riuscito ma dovevo reagire. E' la terza volta che rapinano la mia farmacia”.
Ha la voce ancora piena di adrenalina il dottore Pasquale Beatrice, il titolare della farmacia di Bucciano che ieri sera è stata teatro di una rapina che ha tenuto con il fiato sospeso sia lui che i suoi clienti.
“C'erano una decina di persona quando il bandito è entrato – racconta il farmacista -. Ha gridato: 'questa è una rapina, cacciate i soldi' e contemporaneamente ha premuto il grilletto ed ha esploso un colpo. Il proiettile si è conficcato nella controsoffittatura”. Non una scacciacani, dunque, ma una pistola vera quella impugnata dal bandito solitario che subito dopo ha raggiunto il retro del bancone ed ha aperto il registratore di cassa.
“Quando ha visto che dentro il cassetto c'erano pochi soldi si è innervosito. È stato a quel punto che ho afferrato l'arma con forza ed ho cercato di disarmarlo. Ero solo, purtroppo, e dopo pochi istanti il bandito mi ha colpito con un pugno al volto, poi mi ha scaraventato a terra e mi ha intimato di restare fermo. Ma ha capito che era meglio andare via ed allora ha preso i soldi che c'erano ed è scappato all'esterno dove aveva lasciato l'auto con il motore acceso”.
Un racconto dettagliato, lucido, quello del professionista che ha solo un piccolo rimpianto: “peccato fossi solo a contrastarlo”. L'importante, alla fine del racconto dell'ennesima rapina è che nessuno sia rimasto ferito. E che l'unico proiettile esploso abbia raggiunto il soffitto...
Al.Fa