Tumore non diagnosticato, archiviata indagine su dieci medici

Ai sanitari dell'ospedale di S. Agata dei Goti era contestata l'ipotesi di lesioni colpose

Sant'Agata de Goti.  

Archiviata dal gip Maria Ilaria Romano, per assenza di elementi idonei a sostenere l'accusa in giudizio, l'inchiesta a carico di dieci medici dell'ospedale di Sant'Agata dei Goti, chimati in causa, a vario titolo, per aver provocato lesioni colpose ad una donna alla quale non avrebbero diagnosticato un tumore intestinale. La decisione del giudice è arrivata al termine della camera di consiglio che era stata fissata dopo l'opposizione della parte offesa, rappresentata dall'avvocato Luia Sagnella, alla richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore Marcella Pizzillo sulla scorta di una consulenza.

I fatti risalgono al 2013, quando una 73enne di Castelvenere si era ricoverata presso l'ospedale della cittadina saticulana per problemi all'apparato gastrointestinale. Era stata sottoposta ad una serie di accertamenti che avevano evidenziato la presenza di una diverticolite. In soldoni, l'infiammazione dei diverticoli, le tasche che si sviluppano nella parete del colon. Era stata dimessa, nell'occasione le era stata prescritta una colonscopia che avrebbe dovuto eseguire dopo un mese. Un esame che, secondo i sanitari, non sarebbe stato possibile praticare durante la degenza per l'esistenza, appunto, di una condizione infiammatoria del colon.

La pensionata era tornata a casa, poi si era rivolta ad una clinica di Telese, dove aveva effettuato la colonscopia, dalla quale era emersa la presenza di un tumore del colon che aveva reso indispensabile un'operazione chirurgica, a Roma.

L'inchiesta, avviata dopo la denuncia dei familiari dell'anziana, è stata supportata da un consulenza curata dai dottori Vincenzo Migliorelli e Fabio Pacifico, che avevano escluso qualsiasi responsabilità nelle condotte dei dieci medici che si erano occupati della paziente. Conclusioni sulle quali era stata fondata la proposta di archiviazione del Pm, ora accolta dal Gip.

Gli indagati sono stati difesi dagli avvocati Sergio Rando, Vincenzo Regardi, Paolo Abate, Giovanni Montefusco, Francesco Capasso e Michele Di Fraia.

Esp