Una storia agghiacciante e, per ora, una sola certezza: due indagati a piede libero. Daniel, 21 anni, e, da cinque giorni, la sorella Cristina, 29 anni, entrambi rumeni. Per il resto, fin qui, ancora nessun provvedimento cautelare e, a cascata, nessuna conseguenziale discovery degli atti, rigorosamente al riparo. Ecco perchè le ricostruzioni giornalistiche di tutto ciò che sta accadendo dal 19 giugno, quando era stato scoperto, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino, il corpo senza vita di una bimba di nove anni, rumena, sono inevitabilmente lacunose. Non potrebbe essere diversamente.
Perchè, per quanto siano condite dal lavoro sul campo di chi ha il dovere di informare, dal racconto per grandi linee, anch'esso mediato e parziale, di deposizioni ed interrogatori, rappresentano comunque soltanto uno spaccato di ciò che potrebbe essere contenuto nelle carte a disposizione della Procura e dei carabinieri, impegnati senza soluzione di continuità per venire a capo di un caso drammatico. Sconvolgente.
Resta altissima nell'opinione pubblica l'attesa per gli sviluppi dell'inchiesta in corso per omicidio e violenza sessuale. Chi ha stroncato l'esistenza della piccola, chi ne ha abusato? Punti di domanda da cancellare con risposte che, lasciata da parte qualsiasi suggestione, devono, ovviamente, sostanziarsi di elementi che, tirati fuori dal limbo del sospetto, siano in grado di diventare possibili indizi di presunta colpevolezza.
Di qui l'attenzione ad ogni minimo particolare, di qui la costante rivisitazione delle dichiarazioni, alla ricerca della crepa che consenta l'accesso allo spazio nel quale poter, finalmente, prospettare le responsabilità che si ritiene di aver individuato. Attraverso l'attività d'intelligence, attraverso i risultati degli esami scientifici e medico-legali, supporti importanti, ma con una valenza da abbinare ad altri riscontri, nel complesso quadro dell'investigazione. E' trascorso un mese da quella domenica che nessuno potrà rimuovere dalla memoria collettiva. Festa di Sant'Anselmo, patrono di San Salvatore Telesino, dove la comunità non smette di porsi domande. Tra paure e diffidenze.
Esp