Strangolò madre, pena ridotta: ci fu provocazione per accumulo

Nuovo processo d'appello dopo la pronuncia della Cassazione per l'omicidio di Baselice nel 2010

Baselice.  

Aveva strangolato la madre, poi aveva chiamato i carabinieri. Era stato arrestato e condannato ad una pena che la Corte di appello, al termine di un nuovo processo, ha ridotto. Dopo avergli riconosciuto l'attenuante della provocazione per accumulo. Stabilendo, in soldoni, che la lite per il possesso dell'abitazione era stato solo il pretesto scatenante di un gesto violento, d'impeto, che affondava le sue origini nel rapporto conflittuale anaffettivo con la mamma, nei comportamenti ingiusti e denigratori che avrebbe avuto nei suoi confronti.

Ecco perchè è stata quantificata in 8 anni ed 8 mesi la condanna a carico di Gabriele Barbato, 44 anni, di Baselice, che il 20 giugno 2010 aveva ucciso Maria Leonarda Marucci, 74 anni, vedova. Giudicato da una perizia psichiatrica parzialmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti, all'uomo, difeso dall'avvocato Federico Paolucci, il gup Maria Di Carlo aveva inflitto con rito abbreviato, nel luglio 2011, 10 anni. Scesi a 9 anni e 4 mesi nel primo giudizio di appello che si era concluso nel giugno 2012. (leggi l'approfondimento sull'App di Ottopagine)

Enzo Spiezia