Il Tribunale deciderà il 26 gennaio. E' allora che si pronuncerà sulle eccezioni sollevate dalle difese rispetto alla genericità di alcuni capi di imputazione (di uno è stata chiesta la dichiarazione di intervenuta prescrizione), alla costituzione delle 50 parti civili e alla mancata individuazione di tutte le parti offese, nel processo a carico delle sette persone coinvolte nell'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Patrizia Rosa e condotta dalla guardia di finanza, sulla Cassa di mutualità di Morcone. Si tratta di presidente, amministratore, membri del Cda, presidente del collegio sindacale e sindaci che nello scorso luglio erano stati rinviati a giudizio dal giudice Gelsomina Palmieri, che nella stessa occasione aveva anche definito due patteggiamenti.
Le accuse a vario titolo: associazione per delinquere, esercizio abusivo dell'attività bancaria,false comunicazioni sociali, falso in bilancio, bancarotta patrimoniale fraudolenta, bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale, bancarotta preferenziale.
In vita da vent'anni, con un pacchetto di circa 900 soci, la Cammo, società cooperativa a responsabilità limitata, era stata posta in liquidazione coatta amministrativa il 16 novembre del 2011 con un provvedimento del Ministero dello Sviluppo economico e la nomina del dottore Antonio Tozzi come commissario liquidatore, e poi dichiarata in stato di insolvenza dal Tribunale di Benevento nell'aprile del 2012.
Enzo Spiezia